News

WhatsApp contro le fake news e limita la possibilità di inoltro di un messaggio

A partire da questa settimana, WhatsApp limiterà l’invio di un messaggio a cinque volte, cambiando il numero di volte in cui un utente può inoltrare un messaggio ai suoi contatti. Nel tentativo di combattere la diffusione di notizie false, “disinformazione e voci“, la piattaforma limiterà questa possibilità.

Stiamo imponendo un limite di cinque messaggi in tutto il mondo a partire da oggi“, ha affermato Victoria Grand, vice president di Policy and Communications presso WhatsApp. Prima, gli utenti del social network potevano inoltrare un messaggio a 20 contatti o gruppi. Con questa riduzione, si prevede che la propagazione di catene e false informazioni, che in alcuni casi ha portato a linciaggi e persecuzioni in diversi Paesi, come l’India, possa diminuire.

 

Il caso India

In un particolare caso in India, in cui una folla di 50-60 persone ha attaccato due uomini a causa di una falsa catena diffusa da WhatsApp, ha fatto sorgere la necessità che, a luglio dello scorso anno, la nuova misura di cinque invii fosse stabilita in tutto il Paese. Questo provvedimento, da questa settimana, sarà applicato a livello globale.

WhatsApp, che conta circa 1.5 miliardi di utenti in tutto il mondo, ha provato in diverse occasioni a trovare modi per fermare l’uso improprio della sua applicazione, di fronte alla preoccupazione globale per la viralizzazione di notizie false, fotografie manipolate, video senza contesto e inganno anche via audio, senza alcun modo di riuscire a indagare la sua origine o il suo scopo totale.

La crittografia point-to-point dell’applicazione consente a gruppi di centinaia di utenti di scambiare testi, foto e video fuori dalla portata di verificatori di dati indipendenti o della stessa piattaforma.

WhatsApp, di proprietà di Facebook, è stato esaminato in tutto il mondo per il suo ruolo nel diffondere notizie false e disinformazione durante tutto il corso dell’anno passato, in particolare. Inoltre, il social network è stato studiato in diversi paesi per consentire ai dati di milioni di utenti di finire nelle mani di Cambridge Analytica.

La piattaforma valuterà gli effetti della misura, che verrà prima eseguita per i dispositivi con sistema operativo Android e, quindi, per gli utenti di Apple iOS.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Le montagne arcobaleno: un tesoro geologico nascosto in Cina e Perù

Immaginate di trovarvi davanti a un paesaggio che sembra uscito direttamente da un dipinto. Montagne dai colori vivaci e dalle…

15 Aprile 2025

Scrolling al buio: come gli schermi rubano il sonno e scatenano la depressione nei teen

Il fenomeno dello "scrolling al buio" è ormai parte della routine quotidiana di molti adolescenti. La pratica di navigare sui…

15 Aprile 2025

Le migliori scorciatoie da tastiera per lavorare al PC in modo rapido

Se passi molte ore al computer, conoscere le giuste scorciatoie da tastiera ti permetterà di risparmiare tempo prezioso e migliorare…

15 Aprile 2025

Mar dei Sargassi: il mare senza costa delimitato solo da correnti

Nel cuore dell’Atlantico settentrionale esiste un mare che sfida ogni definizione geografica tradizionale. Il Mar dei Sargassi è l’unico mare…

14 Aprile 2025

Alzheimer del padre: scoperta una possibile connessione con l’aumento della proteina tau nel cervello dei figli

Un padre con Alzheimer potrebbe lasciare un’impronta più profonda di quanto si pensasse, anche nel cervello dei figli adulti. A…

14 Aprile 2025

I misteriosi “libri pelosi”: i monaci usavano pelle di foca

Dimenticate il cuoio bovino o le più comuni pelli di cervo: alcuni manoscritti medievali europei erano rilegati con pelle di…

14 Aprile 2025