Gli zoo non sono sempre visti come un luogo adatto agli animali. Vengono visti solo come un luogo in cui imprigionarli. Da un lato può essere, ma da un altro punto di vista sono invece un opportunità fondamentale per tentare di conservare la biodiversità presente sul nostro pianeta. Uno studio delle Università di Exeter e di Winchester ha sottolineato che negli ultimi anni si siano fatti molti sforzi in merito, ma che si può migliorare. Come?
Un aspetto che emerge dallo studio è che se è vero che gli animali di grossa taglia stanno trovando una casa accogliete in varie parti del mondo, gli invertebrati, i pesci e i rettili no. Gli animali più grandi ricevono attenzioni speciali così da rendere l’ambiente più accogliente, per gli altri no. Non c’è un arricchimento dell’ambiente fisico, niente stimolazioni sensoriali fondamentali sia per l’uomo, ma anche per il più piccolo degli insetti.
Zoo: dai grandi animali, ai più piccoli
Le parole dei ricercatori in merito alla questione: “Esistono diversi tipi di arricchimento e sembra che solo alcuni tipi vengano utilizzati per determinate specie. Ad esempio, l’arricchimento per i grandi predatori si concentrerà spesso sul modo in cui vengono alimentati. Ma la nutrizione è solo una delle cinque categorie di arricchimento, insieme all’ambiente fisico, alla stimolazione sensoriale, all’attività fisica e alla struttura sociale.”
“Invertebrati, uccelli, rettili e pesci sono tutti esseri complessi, e ogni specie si è evoluta per una particolare nicchia, quindi è possibile arricchire i loro ambienti per riflettere i loro habitat naturali e le strutture sociali. Più possiamo incoraggiare le persone a fare scienza allo zoo, più informazioni avremo su come gli animali dello zoo apprezzano o apprezzano l’arricchimento con cui sono forniti“.