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Zoom: videochiamate più sicure grazie alla crittografia end-to-end

Al giorno d’oggi, in particolare dopo l’imposizione del lockdown, le applicazioni che consentono di effettuare videochiamate e di svolgere riunioni a distanza sono sempre più diffuse. Per offrire maggior sicurezza agli utenti, l’applicazione per videoconferenze Zoom ha annunciato la sua decisione di proteggere le videochiamate con un sistema di crittografia end-to-end. L’azienda ha dichiarato con entusiasmo che già dalla prossima settimana questa utilissima funzione sarà disponibile in anteprima, per cui invita caldamente gli utenti a rilasciare il proprio feedback durante i primi 30 giorni dall’introduzione.

 

L’importanza della crittografia end-to-end per le videochiamate

Si tratta di un enorme passo avanti nella protezione dei dati degli utenti, soprattutto considerando il gran numero di partecipanti che Zoom può ospitare. Secondo l’azienda, infatti, tutti gli utenti di Zoom – sia con account gratuiti che con account a pagamento – possono ospitare fino a 200 partecipanti in una singola videoconferenza.

Inizialmente l’azienda aveva affermato che la crittografia end-to-end non sarebbe stata disponibile per gli utenti gratuiti per evitare l’impiego del servizio per attività illegali, ma ha fatto rapidamente marcia indietro e ha annunciato che sarebbe stata disponibile per tutti nel corso dello stesso mese. Tuttavia, i titolari di account gratuiti dovranno verificare il loro numero di telefono tramite SMS e indicare dati di fatturazione validi da associare al loro account.

Secondo la rivista The Verge, in precedenza Zoom aveva già lanciato il sistema di crittografia, ma i dati venivano crittografati soltanto nelle connessioni fra i partecipanti al meeting e il server e non nelle connessioni fra i partecipanti, cosa che invece avverrà con la nuova versione. Questo consentirà di prevenire accessi indesiderati ai contenuti immessi dagli utenti da parte dell’applicazione stessa.

Tuttavia, questa non includerà alcune interessanti funzioni che saranno disponibili solo in un secondo momento. Fra queste funzioni vi sono la possibilità di accedere alla riunione prima dell’organizzatore, la registrazione in cloud, la trasmissione in streaming, la trascrizione dal vivo, la possibilità di lanciare sondaggi, la chat privata e la possibilità di inviare reazioni simili a quelle di Facebook.

L’azienda ha aggiunto che i partecipanti potranno verificare che la videoconferenza sia protetta osservando il simbolo dello scudo verde con un lucchetto al centro, situato nell’angolo superiore sinistro dello schermo.

Ph. credits: Foto di Biljana Jovanovic da Pixabay

Gloria Fiorani

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