Diversi rapporti suggeriscono che la Cina potrebbe realizzare il primo contatto con gli alieni grazie al suo gigantesco radiotelescopio, il più grande del mondo, che si distingue per le sue caratteristiche avanzate.
Secondo quanto riferisce The Atlantic, il telescopio sferico che vanta ben 500 metri di apertura (FAST) è due volte più grande del piatto situato presso l’Osservatorio di Arecibo (Porto Rico).
Il telescopio è capace di rilevare i satelliti spia anche quando non trasmette attivamente, ma The Atlantic ha evidenziato lo scopo primario di questo gigantesco strumento: servire come primo ‘osservatorio di punta’ della Terra, progettato soprattutto per ascoltare eventuali messaggi trasmessi di vita aliena. In poche parole, se esistessero davvero gli extraterrestri, la Cina avrebbe il potenziale giusto per scoprirlo prima degli altri.
Cina: a caccia di alieni, ultimi avvistamenti
Nessuno può dire se la Cina sarà la prima a vantare il primo contatto con mondi alieni della storia. I report avanzano ipotesi da confermare, vanno decisamente presi con le pinze, seppure ci siano state, di recente, alcune “presunte” segnalazioni di avvistamenti UFO in Cina, tra cui una questo mese proprio nei prezzi della muraglia cinese, rivelatasi non veritiera.
Il muro è stato un punto nevralgico per gli avvistamenti UFO, e ci sono molti video su YouTube, ma molti si sono rivelati falsi. Lo scrittore di fantascienza Liu Cixin ci ha però avvisato sui rischi che la Cina potrebbe correre se dovesse creare il primo contatto con gli extraterrestri. The Atlantic riferisce che la cosiddetta ‘apparizione’ potrebbe essere imminente ed annunciare l’estinzione dell’umanità.
“Probabilmente, tra diecimila anni, il cielo stellato che l’umanità oggi ammira rimarrà vuoto e silenzioso – ha scritto Liu Cixin nel post-scriptum di uno dei suoi romanzi di fantascienza – ma, forse, domani ci sveglieremo e troveremo un’astronave aliena delle dimensioni della Luna parcheggiata in orbita”.
Cina: potrebbe essere davvero il primo Paese a creare il contatto con mondi alieni?
Rischi ed ipotesi a parte, The Atlantic riferisce che, per qualche tempo, la possibilità che la Cina potesse essere il primo Paese nel mondo a creare il primo contatto con la vita aliena sono state abbastanza buone.
Negli anni ’80, il leader politico cinese Deng Xiaoping ha usato la sua riverenza quasi religiosa per la scienza e la tecnologia allo scopo di intensificare ed accelerare le iniziative del Paese e raggiungere le nazioni occidentali in questi settori.
La Cina ha raggiunto gli Stati Uniti e, nell’ultimo decennio, ha investito molto nella ricerca e nello sviluppo. Ha investito anche troppo spendendo più degli USA ma, nonostante tutti gli sforzi, la rivista The Atlantic ha aggiunto che la ricerca cinese è imprevedibile, può rivelarsi perdente o vincitrice.
Ha dichiarato tutto questo, probabilmente, considerando un certo studio secondo cui circa un terzo dei documenti scientifici del Paese è stato copiato (plagiato) oppure ha contenuti di dubbia natura.
Perciò, la Cina non rappresenta la migliore scommessa riguardo al primo possibile contatto con alieni. Secondo Newsweek, il governo cinese ha offerto un finanziamento di 1,9 milioni di dollari a chi, tra gli esperti qualificati, intenda ricoprire il ruolo di direttore capo dell’operazione scientifica sovrintendendo progetti che sfruttano il radiotelescopio.
Nei piani della Cina altri due siti prescelti
Spiegando come funzionano i radiotelescopi, Newsweek ha pubblicato che questi strumenti cercano fonti di energia elettromagnetica, soprattutto attraverso segnali emanati dallo spazio. Non c’è garanzia che questi segnali possano dimostrare la vita aliena, ma la rivista ha aggiunto che esistono altre ragioni per cui gli scienziati potrebbero cercarli, tra cui la ricerca di pianeti e stelle al di fuori della Terra.
Oltre a FAST, la Cina ha altri piani legati al tentativo di creare il primo contatto con mondi alieni: secondo The Atlantic, tra questi ci sarebbe un osservatorio radio che il Paese spera di fissare sul lato oscuro della Luna, in una zona “tecnologicamente più silenziosa rispetto a qualsiasi area della Terra“.
Un altro sito prescelto potrebbe trovarsi nelle montagne carsiche della Cina in grado di azzerare il rumore del vento e della radio consentendo una trasmissione di segnali più chiari grazie ad un ambiente montano più alto e frastagliato.