Il numero degli abitanti sul nostro pianeta continua incessantemente ad aumentare. Sfamare oltre 10 miliardi di persone potrebbe non essere così semplice, considerando anche i cambiamenti meteorologici dovuti anche all’inquinamento atmosferico. Un recente studio di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford ha analizzato delle possibili soluzioni per il futuro, riguardante soprattutto l’alimentazione.
Innanzitutto, bisogna sottolineare che la temperatura atmosferica influisce nell’alimentazione, in quanto, come emerso dall’ultimo rapporto dell’IPPC, aumenti, anche inferiori ai 2°, della temperatura portano a danneggiare i raccolti e quindi diminuire la quantità di cibo prodotto. Si è stimato che la produzione globale del grano diminuirà del 6% e quella del mais del 7%. Un altro fattore è dovuto anche al metabolismo degli insetti, che, con il riscaldarsi delle temperature, richiedono un maggiore nutrimento, che trovano nei nostri raccolti.
Le soluzioni per avviare questa futura problematica sono principalmente due, e pubblicate sulla rivista Nature.
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