Antibiotici: una nuova classe contro i super batteri resistenti

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Un aspetto che preoccupa le autorità sanitarie di tutto il mondo è l’abuso di antibiotici e la proliferazione di super batteri resistenti a questi trattamenti. Si tratta di un problema così serio che sta spingendo per la creazione di trattamenti ancora più tanti anche perché le attuali assi della manica stanno iniziando a finire. Una ricerca sembra aver trovato una nuova classe in grado contro un batterio considerato particolarmente pericolo, priorità 1 secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

L’antibiotico in questione si chiama Zosurabalpin e apparentemente efficace contro il batterio Acinetobacter baumannii. La sua pericolosità vede un tasso di mortalità del 60% negli individui infettati. Negli ospedali, noti ricettacoli di batteri, è responsabile per il 20% delle infezioni. Questo dipinge un quadro inquietante, soprattutto nel momento in cui non si riesce a impedirne la diffusione.

 

Una nuova classe di antibiotici in aiuto

L’efficacia dell’antibiotico Zosurabalpin deriva dalla sua capacità di bloccare una molecola di questa famiglia di batteri, la molecola LptB2FGC. Bloccandola porta lo stesso batterio ad accumulare la sua tossicità all’interno della due pareti cellulare fino a farli “implodere”. Un altro aspetto importante da non sottovalutare è la difficoltà che il batterio guadagni una resistenza specifica in quando dovrebbe sviluppare internamente e non interagendo con altri agenti patogeni.

C’è anche già un aspetto negativo però ovvero che gli stessi ricercatori hanno già visto lo sviluppo di una parziale resistenza all’antibiotico. Un ovvio problema, ma questa scoperta specifica apre nuove strade di ricerca visto che il meccanismo di questo trattamento è nuovo e quindi si può utilizzare per aprire nuove strade.

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