Scienza

Avvocato robot la rivoluzione degli studi legali, forse anche in Italia

La robotica continua a cambiare vari aspetti della nostra vita, le macchine intelligenti non si fermano più e continuano a collezionare successi. Vi abbiamo parlato di Todai, il robot che ha superato i test universitari, oggi vi presentiamo gli avvocati robotici, una novità arrivata anche da noi. 

La tecnologia può aiutare gli esseri umani in molteplici occasioni, pensiamo ad esempio alle attività di uno studio legale, sono tante le mansioni ripetitive e pesanti che le persone devono sobbarcarsi, non sarebbe più facile affrontare la routine con l’ausilio di avvocati robotici. Software di questo tipo stanno iniziando a farsi conoscere, scopriamo insieme di cosa si tratta.

Tante aziende internazionali hanno messo a punto sistemi di Intelligenza Artificiale in grado di affiancare gli staff legali, una novità che è stata accolta con entusiasmo anche nel nostro paese.

Lo Studio Portolano Cavallo si è affidato a un sistema che utilizza machine learning e statistica avanzata. Il tutto per scovare dati ripetuti o anomalie, un talento che consente di scovare dati difficili da evidenziare.

Tan Pecoraro, socio dello studio in questione, spiega come la macchina sia in grado di analizzare anche sintassi e posizione delle parole dentro una frase. Il software è in grado di “apprendere”, gli insegnamenti degli umani lo rendono via via sempre più performante e più familiare con la lingua italiani.

Non si tratta ovviamente di un vero e proprio robot umanoide come quelli che vediamo in un film di fantascienza (o in un hotel giapponese), ma è una piattaforma virtuale che consente di caricare e analizzare un’enorme mole di documenti.

Luminance, questo il nome della piattaforma, non smette di imparare e le sue prestazioni migliorano giorno dopo giorno. Un algoritmo al servizio degli studi legali 24 h, una grande risorsa ma anche una minaccia per tanti praticanti che rischierebbero di non poter accedere alla professione. Stando a quanto dichiara l’avvocato Pecoraro, non c’è pericolo per gli avvocati ma questo genere di tecnologia diventerà uno standard.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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