Scienza

Bere il succo d’arancia può ridurre del 50% il rischio di demenza

La demenza senile è una malattia neurodegenerativa del cervello, che colpisce soprattutto le persone anziane sopra i 65 anni di età e provoca problemi di personalità, depressione, perdita di memoria di fatti recenti, problemi di ragionamento e linguaggio. Una delle demenze più diffuse è senza dubbio l’Alzheimer.

 

Il succo d’arancia contro la demenza

Circa 47 milioni di persone in tutto il mondo vivono con la demenza, ben 5 milioni solo negli Stati Uniti. Purtroppo, non esiste una cura a questa malattia, anche se sono continui i tentativi di sviluppare trattamenti efficaci contro, come per esempio quelli antiretrovirali.

Un buon metodo però per ritardare e minimizzare il più possibile gli effetti di questa malattia è mantenere un regime alimentare equilibrato, favorendo la frutta e la verdura. Infatti, recentemente, è stata condotto negli USA una ricerca dove si è scoperto che bere il succo d’arancia al giorno riduce quasi del 50% il rischio di contrarre la demenza. Il test, effettuato in due anni circa su 28.000 pazienti, ha mostrato effettivamente una grande diminuzione di casi, quasi la metà, di chi beveva regolarmente un po’ di succo d’arancia giornalmente.

Questo accade perché, secondo la dottoressa Hannah Gardener, ricercatrice dell’Università di Miami, frutta e verdura sono ricchi di vitamine e sostanze nutritive, compresi antiossidanti, che aiutano a proteggere il cervello dalle malattie, mantenendo un apporto di sangue sano. Tra questi spicca appunto il succo d’arancia.

E’ consigliato, comunque, secondo la dottoressa, non berne più di un bicchierino al giorno, visto che è solitamente ricco di calorie da zuccheri concentrati di frutta, quindi meglio non esagerare.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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