Categorie: NewsScienza

L’uso del cacao per aiutare a combattere l’effetto serra

Ad Amburgo in Germania c’è una fabbrica particolare di mattoni dal colore rosso. Sono basati sul biochar, una polvere nera creata scaldando gusci di fave di cacao ad alte temperature in assenza di ossigeno. Questa sostanza innovativa ha il potenziale per combattere il cambiamento climatico bloccando i gas serra. Può anche essere utilizzato come fertilizzante o come ingrediente nella produzione di calcestruzzo ecologico. Sebbene questa industria sia ancora agli inizi, gli esperti ritengono che offra un approccio unico per rimuovere il carbonio dall’atmosfera.

Il processo di produzione del biochar prevede l’intrappolamento del carbonio contenuto nelle bucce di cacao, che altrimenti verrebbe rilasciato nell’atmosfera se smaltito in modo convenzionale. Ogni tonnellata di questa particolare polvere può immagazzinare l’equivalente di 2,5-3 tonnellate di CO2. Le popolazioni indigene delle Americhe usavano tradizionalmente il biochar come fertilizzante grazie alla sua capacità di migliorare l’assorbimento di acqua e nutrienti nel suolo.

 

Un uso diverso del cacao

Sebbene il biochar sia promettente, aumentare il suo utilizzo in scenari di massa implica molte difficoltà. Il processo di produzione, noto come pirolisi, deve essere condotto localmente con un trasporto minimo per garantire che il sistema immagazzini più carbonio di quanto ne produca. Il biochar è più efficace nei climi tropicali, da dove arriva il cacao di fatto, e la disponibilità di materie prime per la sua produzione varia. Inoltre, il costo, di circa € 1.000 per tonnellata, può essere proibitivo per gli agricoltori.

In Europa, i progetti di questo tipo stanno proliferando, con una produzione che dovrebbe quasi raddoppiare a 90.000 tonnellate nell’anno in corso rispetto al 2022. L’inclusione del biochar nel sistema europeo regolamentato dei certificati di carbonio ha ulteriormente rafforzato l’espansione del settore. Aziende come Circular Carbon, che gestisce la fabbrica ad Amburgo, stanno progettando di stabilire tre nuovi siti per aumentare la produzione nel prossimo futuro.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Malattia di Huntington: scoperto l’enzima chiave dietro la “danza di San Vito

Recenti scoperte scientifiche hanno portato nuove speranze per chi soffre della malattia di Huntington, nota anche come “danza di San…

7 Novembre 2024

Amazon inaugura il negozio di Natale: ecco le offerte migliori

Su Amazon le feste di Natale arrivano prima! Il noto e-commerce ha appena inaugurato il "Negozio di Natale". Al suo…

7 Novembre 2024

Cinema e Cervello: come i film attivano le nostre emozioni

Il cinema è una forma d'arte che cattura l'attenzione dello spettatore attraverso storie, immagini e suoni, ma c'è molto di…

7 Novembre 2024

WhatsApp introduce gli avvisi per gli aggiornamenti di stato

WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi iOS, tracce…

6 Novembre 2024

Elezioni americane: come gli astronauti americani votano dallo spazio

Gli astronauti americani, anche quando sono in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non rinunciano al diritto di voto, un’opportunità…

6 Novembre 2024

L’olio di palma e la Sclerosi Multipla: come una dieta ricca di grassi saturi può peggiorare i sintomi

L'olio di palma è da tempo oggetto di discussioni per i suoi effetti sulla salute. È ampiamente utilizzato nell'industria alimentare…

6 Novembre 2024