Sono ormai sessant’anni che ogni decennio le temperature sono risultate in media più calde del precedente. Questo è sostanzialmente quello che avevano previsto le scienziati esperti sull’argomento, ma questo non ha reso prevedibile gli effetti sul pianeta. Adesso stanno cercando di capire se questa accelerazione è possibile che continui con questo ritmo o se il 2023 è stato una sorta di apice, visto il numero degli eventi estremi sparsi per il mondo.
L’ultimo decennio è stato ovviamente il peggiore anche solo visto che il tasso di accelerazione è aumentato del 50% rispetto al periodo precedente. Nello specifico si parla di un tasso di riscaldamento dal valore di 0,91 W/m2 mentre negli anni ’60 era di appena 0,15; negli anni 2000 era 0,76.
I cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature che vanno più veloci di noi
Le parole dei climatologhi: “Lo studio di Hansen non è implausibile ma non è particolarmente ben supportato dalla letteratura. Rilevare un’accelerazione del riscaldamento della Terra è rimasto sfuggente fino ad oggi, nonostante le prove suggestive di un potenziale aumento dei tassi di riscaldamento. Anche se ci sono prove crescenti di un’accelerazione del riscaldamento, non è necessariamente ‘peggiore di quanto pensassimo’ perché gli scienziati in gran parte si aspettavano qualcosa del genere. ’accelerazione a lungo termine del riscaldamento della Terra si allinea qualitativamente con l’aumento delle concentrazioni di CO2 e con il calo della concentrazione di aerosol durante lo stesso periodo.”
C’è stato un impegno teorico da parte dei governi di tutto il mondo per limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi. Questo obiettivo è stato ormai sostanzialmente fallito e gli effetti sui cambiamenti climatici si sono appunto già visti l’anno appena concluso.