Un coccodrillo americano femmina ha deposto delle uova nonostante abbia passato gli ultimi 16 anni isolata in un recinto all’interno di un parco per rettili. Ciò che gli addetti del parco hanno dunque annunciato è il primo caso di “parto vergine” mai registrato nei coccodrilli.
La scoperta è stata profondamente analizzata da un team di ricercatori, in quanto si tratta di un evento in grado di fornire moltissime informazioni sulle origini evolutive dei rettili, in quanto potrebbe fornire informazioni persino sulle capacità riproduttive dei dinosauri. Questo è infatti ciò che emerge dallo studio pubblicato dal team di ricerca sulla rivista Biology Letters.
La deposizione delle uova senza fecondazione
La femmina di coccodrillo americano (Crocodylus acutus) viveva in cattività sin dal 2002, quando, all’età di 2 anni fu portata al Parque Reptilandia in Costa Rica. Per i successivi 16 anni rimase isolata nel suo recinto, senza avere l’opportunità di poter incontrare un partner. Per questo gli addetti del parco rimasero sconcertati quando, nel 2018, il coccodrillo depose ben 14 uova.
Lo studio appena pubblicato, mostra che ben sette delle 14 uova prodotte dal coccodrillo in Costa Rica erano vitali. I custodi dello zoo hanno incubato le uova, ma purtroppo nessuna di queste si è schiusa. Dopo un attesa di tre mesi dunque, il team del parco ha aperto le uova. All’interno di sei uova è stato trovato un contenuto non ben distinguibile, mentre in una di esse vi era un piccolo feto completamente formato, ma non vitale.
L’analisi genetica ha mostrato che il piccolo era quasi identico alla madre e come ha affermato Warren Booth, un entomologo del Virginia Tech e autore principale dello studio, è stato “deludente che l’uovo non si sia schiuso, ma non è insolito che la prole nata in questo modo soffra di anomalie e non cresca.”
La partenogenesi facoltativa di questo coccodrillo potrebbe darci informazioni sui dinosauri
Le nascite vergini, note anche come partenogenesi facoltativa (FP), sono un tipo di riproduzione asessuata in specie che normalmente si riprodurrebbero sessualmente. Gli scienziati l’hanno documentato in uccelli, squali, lucertole e serpenti in cattività e poche altre specie. Ma fino ad ora, non era mai stata osservata all’interno dell’ordine dei Crocodilia, che comprende coccodrilli, alligatori, caimani e gaviali.
Secondo il team di ricerca, la FP potrebbe essere più comune nelle specie sull’orlo dell’estinzione e gli studi che indagano sulle popolazioni selvatiche potrebbero portare all’individuazione di un numero maggiore di casi.
I ricercatori affermano anche che la scoperta di questo tipo di nascita nei coccodrilli potrebbe portare a nuove informazioni sull’evoluzione delle loro capacità riproduttive e persino su quelle dei dinosauri. Uccelli e coccodrilli sono infatti i rappresentanti viventi degli archosauri, un gruppo che comprendeva dinosauri e pterosauri. La presenza di FP in entrambi potrebbe dunque suggerire un’origine evolutiva comune.
Foto di David Mark da Pixabay
Fonte: Biology Letters