L’andamento del piano vaccinale contro il Covid-19 in Italia sta permettendo di avere un’estate che si avvicina un po’ alla normalità. Di nuovo la possibilità di viaggiare e altre restrizioni in meno permetteranno al turismo di ripartire. Uno studio suggerisce che le spiagge potrebbero effettivamente essere uno dei luoghi più sicuri.
La ricerca italiana sul Covid-19 ha dimostrato come il sole è in grado di uccidere il coronavirus in pochi secondi. In appena una ventina di secondi al massimo, in spiaggia il virus dovrebbe morire rendendo di fatto tali luoghi di aggregazione più sicure di luoghi chiusi. ma meno affollati.
Covid-19: sole, spiaggia e coronavirus
Le parole di Mario Clerici, autore principale e docente di Patologia generale all’Università statale di Milano, rilasciate ad ADNkronos: “Abbiamo visto che anche gli Uva e Uvb che sono i raggi che arrivano sulla terra, ci abbronzano e ci riscaldano, nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il Sars-Cov-2. Il tempo necessario, quando per esempio si è in spiaggia con il sole che viene amplificato dal riverbero sulla sabbia o sull’acqua, è ancora più breve. Quindi in spiaggia bastano veramente 10-20 secondi di Uva e Uvb per uccidere completamente il virus”.
Ovviamente questo non vuol dire un’abolizione completa delle restrizioni in spiaggia, ma per i più timorosi del Covid-19 potrebbe essere una notizia in grado di dare più sicurezza. Lo studio, in ogni caso può portare a nuovi modi di sterilizzazione sfruttando proprio i raggi Uva e Uvb. A questo punto potrebbe sembrare tardi, ma in realtà la lotta contro questo virus ancora continua.