Scienza

Disidratazione, un altro motivo per dormire almeno 7/8 ore

Dormire è una parte essenziale del benessere psicofisico in generale. Le ore minime consigliate per dormire giornalmente sono 7/8, che ci permette di non sovraccaricare il cervello, spostando le informazioni della giornata trascorsa dalla memoria a breve termine a quella di lungo termine, aumenta la concentrazione, l’energia per la giornata successiva, ed inoltre, come pubblicato sul sito Sleep Medicine, chi dorme regolarmente bene ha una durata di vita maggiore. Un altro motivo recentemente scoperto per dormire le ore necessarie è che, riposarsi meno di sei ore porta a problemi di disidratazione. Vediamo perché.

 

Dormire poco provoca la disidratazione

E’ stato effettuato un ampio studio di oltre 25.000 volontari in Cina e in America, e si è scoperto che chi dorme meno di sei ore a notte si sveglia con urine più intense e concentrate ed un rischio di disidratazione generale più alto tra il 16 e il 60% rispetto i valori base. Ciò può portare a vivere la giornata dopo esserci svegliati con molte meno energie e concentrazione. Bere un bicchiere d’acqua appena svegli potrebbe essere una buona soluzione. Secondo gli scienziati, ciò è dovuto ai processi ormonali, soprattutto della vasopressina, un ormone diurno che la notte rilascia i fluidi. Il rilascio di fluidi avviene in modo molto più veloce in stato di riposo, perciò accorciarne il circolo porta ad avere le urine più concentrate rispetto a chi dormiva le 7/8 prestabilite. Ovviamente, questa ricerca effettuata ha solo dimostrato una correlazione evidente tra il dormire e la disidratazione, ma non spiega nel dettaglio che è il poco sonno che causa ciò o viceversa. Bisognerà fare ulteriori studi e approfondire i campi di ricerca per andare più nel dettaglio in questa scoperta.

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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