Extraterrestri: gli scienziati indagano incuriositi i segnali radio provenienti dall’universo

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I segnali radio recepiti dai radar della stazione ASKAP australiana rimangono un mistero per gli scienziati, che stanno costruendo diverse ipotesi sulla loro origine. Complessivamente, sono stati captati 19 segnali radio, situati nei confini della nostra galassia. Differiscono dagli altri ricevuti perché sono più forti e più brillanti, il che intriga i ricercatori.

Gli astrofisici dell’Università di Manchester insistono sul fatto che i segnali rilevati possano effettivamente essere di origine extraterrestre. Questo fatto ha luogo prima della versione che, negli ultimi anni, ha preso forza e secondo la quale i segnali erano ritenuti della natura stessa del pianeta Terra.

 

Tra scetticismo e consensi

Sembra un consenso generale seguito dalla comunità scientifica quando si afferma che l’universo emette costantemente migliaia di questi frequenti segnali radio. Solo che gli stessi scienziati non sanno dove trovarli, perché si producono e vengono rilevati a intermittenza.

Vladimir Surdin, membro della Facoltà di Fisica dell’Università Statale di Mosca, ha dichiarato: “La natura del FRB è sconosciuta e non è nemmeno chiaro se siano di origine intelligente o naturale. Sebbene possano essere di origine naturale, è un nuovo fenomeno in natura, perché in precedenza non li avevamo registrati. Tuttavia, non escludo che sia una manifestazione di una civiltà“.

Le tre ipotesi fondamentali della fonte dei tali segnali sono:

  • I magnetostati hanno un campo magnetico molto forte in grado di rilasciare i neutroni sotto forma di un’onda radio;
  • Le pulsar sono un’altra forma di stelle che ruotano attorno al loro asse con una grande velocità angolare che rilascia radiazioni;
  • Strane stelle che formano uno strato di materia adronica sulla sua superficie e alla fine la staccano sotto forma di onde elettromagnetiche.

Tutti cercano di dare una spiegazione scientifica basata sulla struttura dei corpi celesti attorno l’universo che conosciamo, ma nessuno di essi potrebbe essere provato o confutato.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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