Un massiccio “buco” nell’atmosfera solare, equivalente a 63 volte la dimensione della Terra, ha causato l’emissione di un rapido flusso di plasma in direzione della Terra. Gli esperti prevedono l’insorgere di tempeste geomagnetiche tra oggi e domani a causa di questo fenomeno. L’enorme apertura, nota come buco coronale, si è formata nella parte più esterna dell’atmosfera solare, consentendo al vento solare di sfrecciare a una velocità eccezionalmente elevata, fino a 800 chilometri al secondo. Quando questo vento solare è diretto verso la Terra, può generare tempeste geomagnetiche di varia intensità.
Le immagini del buco coronale sono state catturate dall’osservatorio spaziale Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA, il cui scopo principale è monitorare l’attività solare e comprendere il suo impatto sulla Terra. Il buco apparso nell’atmosfera solare appare scuro nelle immagini poiché manca del gas caldo normalmente contenuto al suo interno, rilasciato attraverso l’apertura dei campi magnetici. Questo vento solare è ora in transito verso la Terra, portando con sé il potenziale per tempeste geomagnetiche.
Ciò che rende impressionante questo buco coronale è la sua dimensione, con un lato più lungo di 800.000 chilometri. Per mettere in prospettiva le dimensioni, basti pensare che al suo interno potrebbero entrare quasi 63 Terre impilate l’una sull’altra. Sebbene il vento solare non dovrebbe scatenare tempeste geomagnetiche di grande intensità, potrebbero verificarsi disturbi di classe G1 (debole) o G2 (moderata).
Il portale specializzato spaceweather.com rassicura che le tempeste geomagnetiche attese dovrebbero essere di intensità relativamente contenuta. Tuttavia, eventi di questo genere possono causare problemi alla rete elettrica, interferire con le operazioni satellitari, provocare la perdita di comunicazioni radio HF a latitudini elevate e persino alterare i comportamenti migratori degli animali.
Le dimensioni eccezionali di questo buco coronale richiamano l’attenzione degli esperti, specialmente considerando gli eventi solari recenti. Gli studiosi sono preoccupati che il Sole possa presto generare una tempesta geomagnetica di classe G5, la più intensa, simile all’evento di Carrington del 1859. Una simile tempesta potrebbe causare danni gravi a satelliti, reti elettriche e connessioni internet, portando a una potenziale regressione tecnologica prolungata.