La scienza e la tecnologia, nonostante occupano due campi completamente diversi, in questi ultimi anni cercano il più possibile di collaborare per rendere il più efficiente possibili i progetti futuri. Proprio nel caso che analizzeremo, che riguarda il materiale grafene, è l’esempio lampante di questa collaborazione e di come si rivelerà utile in futuro.
Cos’è il grafene e a cosa serve
Il grafene è un materiale chimico formato dagli atomi di carbonio. Quando gli atomi di carbonio sono disposti in modo casuale, si forma la grafite, il materiale nelle matite. Quando, invece, la struttura e la sequenza è ordinata si forma il diamante. Recentemente, è stato scoperto un nuovo materiale fatto di carbonio, il grafene, che ha una sequenza degli atomi di carbonio ben delineata ma solo due dimensioni, ovvero un atomo 2D. Venne scoperto casualmente in un laboratorio inglese e nel 2010 e la sua scoperta valse 2 premi nobel della scienza nel 2010. Questo materiale sta avendo un enorme diffusione, visto le sue numerose applicazioni ed al fatto che è un materiale leggerissimo, tanto che viene utilizzato dall’agenzia aerospaziale italiana per evitare che le ali degli aerei si ghiaccino o per altri schemi e progetti. Già lo possiamo trovare in alcuni oggetti abituali, quali racchette, scarpe ecc, ma grazie alle sue proprietà può adattarsi in molte altre funzioni, per esempio come depuratore dell’acqua o filtro d’aria visto la possibilità di creare buchi nella sua struttura. Inoltre, è un ottimo conduttore elettrico, addirittura meglio del rame, utilizzabile anche come una piccola lampadina. Sono tantissimi altri i campi in cui può essere utilizzato il grafene. Come dichiarato da più esperti, sarà il materiale del futuro nei prossimi 20 anni, le nuove costruzioni faranno ampio uso di questo prodotto e ciò cambierà la nostra vita quotidiana.