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Il fenomeno “STEVE” appare durante la più forte tempesta solare da oltre un decennio

Durante la tempesta solare più forte degli ultimi cinque anni, un’aurora misteriosa nota come “Steve” è apparsa nei cieli del Canada. Questa particolare aurora è stata scoperta solo di recente, grazie all’aiuto dei cittadini scienziati, ed è stata chiamata con un acronimo, che sta per Strong Thermal Emission Velocity Enhancement.

Ma cosa rende cosi misterioso questo fenomeno? Per iniziare, le sue origini non sono ancora completamente comprese dagli scienziati. Inoltre, mentre le normali aurore boreali si presentano come bande verdi, rosse e blu nel cielo, Steve appare come un fazzoletto viola e verde molto sottile. Questo lo rende difficile da vedere ad occhio nudo, ma gli appassionati di fotografia hanno iniziato a fotografare e documentare la sua presenza in modo sempre più frequente.

 

Il fenomeno “STEVE” si presenta durante la tempesta solare più importante nell’ultimo decennio

Per capire cosa provoca la comparsa di Steve, gli scienziati hanno iniziato a studiare la sua struttura e le sue proprietà. Le prime analisi suggeriscono che si tratti di un fenomeno correlato alle aurore boreali, ma con alcune differenze significative. Steve si verifica più a sud delle normali aurore, a latitudini inferiori rispetto al Canada e all’Alaska, ed è associato ad una diversa attività magnetica.

Un’altra caratteristica interessante è il suo comportamento. Mentre le aurore boreali sono spesso associate a fenomeni solari come le esplosioni solari o le particelle ad alta energia che colpiscono la magnetosfera terrestre, Steve sembra avere un comportamento più lento e costante. Questo suggerisce che potrebbe essere causato da un meccanismo completamente diverso, forse legato ai campi magnetici della Terra.

La scoperta di Steve è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra scienziati e cittadini scienziati. In particolare, un gruppo di appassionati di fotografia, noto come Alberta Aurora Chasers, ha iniziato a fotografare e documentare la presenza di Steve fin dal 2016. Questi cittadini scienziati hanno poi collaborato con gli scienziati per analizzare i dati e studiare il fenomeno in modo più dettagliato.

 

Potrebbe farci capire ancora di più alcune leggi dell’universo

In conclusione, Steve è un fenomeno misterioso e affascinante che sta attirando l’attenzione della comunità scientifica e di appassionati di fotografia in tutto il mondo. Mentre gli scienziati continuano a studiare le sue origini e il suo comportamento, i cittadini stanno continuando a documentare la sua presenza e ad aiutare nella ricerca di nuove informazioni su questo fenomeno ancora poco conosciuto.

La scoperta di Steve sta anche fornendo importanti informazioni sulla fisica del plasma, ovvero lo stato della materia che costituisce la maggior parte dell’universo visibile. Le aurore boreali sono infatti causate dall’interazione tra il vento solare e il campo magnetico terrestre, che provoca l’accelerazione di particelle cariche, principalmente elettroni, che interagiscono con gli atomi dell’atmosfera terrestre. L’osservazione di Steve sta consentendo agli scienziati di comprendere meglio come funzionano questi processi, e in particolare come il plasma si muove e si riscalda nelle regioni ad alta latitudine.

Questo a sua volta può avere importanti implicazioni per la ricerca sulla fusione nucleare, che è basata sull’utilizzo di plasma a temperature estremamente elevate. In sintesi, la scoperta di Steve non solo ci sta fornendo uno spettacolo straordinario nel cielo notturno, ma sta anche contribuendo alla comprensione di alcune delle leggi fondamentali che governano l’universo.

Immagine via Blueplanetheart

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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