Scienza

Il sonno profondo può essere più importante delle ore di sonno totali

Secondo un recente studio della Washington University School of Medicine, il sonno profondo potrebbe essere la chiave per la prevenzione dell’Alzheimer.

Sappiamo quanto il sonno sia importante per la nostra salute, ma la quantità di sonno, ovvero le canoniche 8 ore, potrebbero non essere abbastanza. È risaputo infatti che una notevole importanza la ha anche la qualità del sonno e sopratutto per quanto riguarda il sonno profondo.

 

Lo studio del sonno attraverso le onde cerebrali

Nel corso dello studio sono stati presi in esame 119 persone di età superiore ai 60 anni, analizzandone il sonno, attraverso lo studio delle onde cerebrali, per sei notti di fila.

Dall’analisi dei dati rilevati, i ricercatori hanno scoperto che le persone con un numero di episodi di sonno profondo più basso, producevano livelli di una proteina del cervello, chiamata tau, più alti. Livelli elevati di questa proteina nel Sistema Nervoso Centrale (SNC), sono collegati con l’Alzheimer ed altre forme di disturbi cerebrali.

Dato che all’inizio dello studio, tutti i partecipanti risultavano avere funzioni cognitive nella norma, questo studio potrebbe rivelarsi utile per la diagnosi precoce del morbo di Alzheimer. Molto prima quindi che si verifichino i tradizionali sintomi quali, disorientamento e deficit di memoria. Questo sarà possibile in quanto, la degenerazione cognitiva dovuta alle demenze, inizia a svilupparsi attraverso queste proteine anche 20 anni prima della comparsa dei primi sintomi.

 

Cosa fare per dormire meglio

Un’altro buon motivo quindi per prenderci cura del nostro riposo, e fornire al nostro corpo ed al nostro cervello la giusta quantità e qualità di sonno profondo. Ma come possiamo farlo?

È molto importante ad esempio instaurare una sorta di routine prima di andare a dormire. Stabilire infatti un’abitudine costante, può mettere il corpo in condizioni di percepire che ci si sta avvicinando all’ora di dormire, predisponendolo così al rilassamento. Ovviamente la routine serale non deve comprendere l’uso di tecnologia. Oltre a distrarci dal sonno, la luce blu di smartphone, tablet, TV etc…, blocca la produzione di melatonina, uno degli ormoni più importanti e necessari per addormentarsi.

Da evitare nelle ore immediatamente precedenti l’ora di andare a dormire, è anche l’esercizio fisico, in quanto aumenta il battito cardiaco e la produzione di adrenalina. Inoltre, dato che quando ci si addormenta la temperatura corporea scende, assicuriamoci di andare a dormire con una temperatura nella stanza, che non sia troppo alta. Un ambiente fresco potrebbe infatti facilitare questo passaggio.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Recent Posts

WhatsApp introduce gli avvisi per gli aggiornamenti di stato

WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi iOS, tracce…

6 Novembre 2024

Elezioni americane: come gli astronauti americani votano dallo spazio

Gli astronauti americani, anche quando sono in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non rinunciano al diritto di voto, un’opportunità…

6 Novembre 2024

L’olio di palma e la Sclerosi Multipla: come una dieta ricca di grassi saturi può peggiorare i sintomi

L'olio di palma è da tempo oggetto di discussioni per i suoi effetti sulla salute. È ampiamente utilizzato nell'industria alimentare…

6 Novembre 2024

Recensione Asus Zenbook S 14: notebook duraturo con Intel Lunar Lake

Asus Zenbook S 14 (modello UX5406SA) è un notebook destinato a durare per molti anni, un dispositivo che convince sin…

6 Novembre 2024

Percorso nascosto dell’herpes labiale nel cervello: nuove scoperte e rischi per la salute neurologica

Il virus dell'herpes labiale, causato dal virus herpes simplex di tipo 1 (HSV-1), è ben noto per le fastidiose vescicole…

6 Novembre 2024

Recensione Sony ULT Wear: bassi profondi e buon dettaglio

Sony ULT Wear sono le nuove cuffie over-ear dell'azienda nipponica, sapientemente studiate per i veri e propri amanti dei bassi, appartengono alla fascia medio/alta del…

5 Novembre 2024