Scienza

In che modo il “mostruoso pollo senza testa” può aiutare l’Oceano Antartico

La bizzarra creatura marina, soprannominata una “mostruosa gallina senza testa“, è stata avvistata per la prima volta nell’Oceano Antartico. Anche se è una creatura assolutamente insolita, la sua comparsa nella regione può essere di fondamentale importanza.

Il direttore esecutivo della Coalizione dell’Antartico e dell’Oceano Meridionale, Claire Christian, ha riferito che questa scoperta è molto importante, dal momento che la ricerca potrebbe contribuire a sapere quali sono le attività umane che potrebbero continuare nei nostri oceani, in particolare nell’Oceano Antartico.

Claire Christian indica sia importante analizzare e comprendere l’impatto delle attività umane sulla vita marina nella regione. Ma non solo analizzare e comprendere: occorre anche sapere gli esseri viventi dove abitano e in quali posizioni. Ed è in questo senso che la scoperta del “pollo senza testa” è importante.

Circa le recenti scoperte delle creature insolite, Claire Christian spiega che questi casi non trattano mutazioni. Quello che succede è che, spesso, queste creature si trovano nelle acque più profonde del mare e, grazie alle nuove tecnologie, è possibile incontrarle nel loro habitat. Sono considerate strane, ma ci sono molte altre creature insolite nelle acque oceaniche profonde, il che è del tutto normale. Solo che il genere umano non ha avuto la possibilità di incontrarle prima.

 

Perchè l’Antartico

La scienziata concorda anche sul fatto che dovrebbe essere presa in considerazione la creazione di una zona di conservazione nell’Oceano Antartico. Inoltre, crede che scoperte del genere possano aiutare le persone a capire cosa significa realmente questa regione, anche se si tratta di un posto lontano. 

E’ ottimista sul fatto di dover chiarire che l’interesse pubblico e dei media nella regione possa aiutare in un’eventuale protezione della zona remota dell’Oceano del Sud. E la consapevolezza circa la salvaguardia di una delle meraviglie del mondo non dovrebbe essere l’obiettivo della ricerca (o il solo). 

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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