Gli scienziati lanciano un preoccupante allarme che potrebbe cambiare per sempre il nostro modo di vedere il cielo notturno. Secondo gli esperti infatti tra solo due decenni potremmo non essere più in grado di vedere le stelle nel cielo notturno a causa dell’inquinamento luminoso.
Forse non è di importanza fondamentale riuscire a vedere le stelle di notte, di certo non influenzerà la nostra vita biologica. Ma il non poter ammirare un meraviglioso cielo stellato in una limpida sera d’estate, potrebbe di certo avere un impatto sulla nostra psicologia e sulla nostra cultura.
Immaginate che i vostri figli e nipoti, non abbiano un domani l’opportunità di osservare le stelle in cielo di notte, sarebbe come vivere in un mondo dove non si vedono pesci, o uccelli, o insetti. Vivere sapendo che c’è qualcosa di meraviglioso che esiste, che riempie il cosmo, m che noi non possiamo vedere a occhio nudo.
Negli ultimi decenni infatti, le condizioni dell’inquinamento luminoso sono di gran lunga peggiorate e già dal 2016 gli astronomi hanno annunciato che la Via Lattea non era più visibile a un terzo dell’umanità. E il continuo aumento dell’inquinamento luminoso rende sempre più chiaro il cielo notturno, con un tasso di circa il 10% ogni anno.
Christopher Kyba, del German Center for Geosciences, riferisce che un bambino nato in un’area in cui oggi sono visibili 250 stelle di notte, prima di raggiungere i 18 anni, sarebbe in grado di vederne solo circa 100. Una cosa inimmaginabile per chi, come alcuni di noi, è cresciuto con il ricordo di un cielo invaso di stelle e solcato dalla Via Lattea nelle chiare sere estive, quando si rimaneva svegli a caccia di stelle cadenti.
Kyba ricorda infatti che “un paio di generazioni fa, le persone si sarebbero confrontate regolarmente con questa scintillante visione del cosmo, ma ciò che prima era universale ora è estremamente raro. Solo le persone più ricche del mondo, e alcune delle più povere, lo sperimentano ancora. Per tutti gli altri, è più o meno sparito“.
Oltre alla perdita della visione del cielo stellato, l’inquinamento luminoso pone molti altri problemi dal punto di vista ecologico. Nel 2019, gli scienziati hanno scoperto che l’inquinamento luminoso sta contribuendo ad una vera e propria “apocalisse di insetti”. La luce ha infatti un impatto importante sul ciclo vitale e sulle abitudini degli insetti. L’inquinamento luminoso inoltre confonde le tartarughe marine e gli uccelli migratori, guidati dalla luce della luna.
Come affermano gli esperti in un rapporto del 2020, una possibile soluzione a questo problema sarebbe quella di stabilire diverse politiche per ridurre l’illuminazione. Si potrebbe pensare alla nomina di un ministro per i cieli bui, alla creazione di una commissione per i cieli bui e alla definizione di standard rigorosi per la densità e la direzione dell’illuminazione. E forse sarebbe bene iniziare a pensarci prima che sia troppo tardi.
Foto di Evgeni Tcherkasski da Pixabay
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