L’intelligenza artificiale ha ottenuto molti progressi fino ad oggi. Tanto che ora può prevedere quando i pazienti passeranno a miglior vita. Questa la posizione degli esperti che, attualmente, stanno studiando presso l’Università di Stanford.
Secondo quanto sostengono, diversi medici spesso forniscono stime ottimistiche su quando i loro pazienti moriranno. E intraprenderanno i colloqui più difficili con loro con previsioni dettate proprio dall’intelligenza artificiale. Sebbene, proprio in virtù di questo, le cose cambieranno.
La nuova tecnologia, infatti, sarà in grado di evitare ai pazienti di ricevere trattamenti indesiderati, costosi e aggressivi in ospedale. Il che consentirà loro di morire in pace, insieme ai propri caro e con il loro relativo benessere. Inoltre, l’opzione in fase di studio da un gruppo di Stanford University, avrebbe usato l’intelligenza artificiale per aiutare i medici a individuare i pazienti che potrebbero beneficiare di cure palliative.
I pazienti nelle fasi terminali preferiscono morire nel comfort delle loro case. Ricerche precedenti hanno dimostrato che la maggior parte delle persone preferirebbe trascorrere gli ultimi giorni nelle proprie case, se possibile. Ma la realtà è che più della metà muore in un ospedale mentre riceve un trattamento aggressivo costituito di farmaci.
Come indicano gli specialisti, i team di medici hanno visto in questa soluzione la possibilità di trasformare la responsabilità di dare ai medici la capacità di identificare e comunicare con i pazienti, rivelando la situazione reale sulla loro salute, in una più “leggera” da rimettere alla previsione dell’intelligenza artificiale.
Si può essere dubbiosi e scettici. Ma gli enormi passi avanti fatti dall’intelligenza artificiale sono innegabili.