La capacità di prevenire la prossima pandemia è compromessa dalle teorie sul COVID

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Il Gruppo consultivo scientifico sulle origini dei nuovi patogeni (SAGO), convocato dall’OMS, ha concluso che la spiegazione più probabile per l’origine del SARS-CoV-2 sia una trasmissione zoonotica, ossia il passaggio da animale a uomo.

Non sono state trovate prove a sostegno della manipolazione artificiale o di una fuga da laboratorio.

Diversi studi indipendenti, a partire dal 2020, hanno rafforzato questa ipotesi:

  • i primi casi erano concentrati attorno al mercato di animali vivi di Huanan (Wuhan);
  • i campioni ambientali positivi al virus erano localizzati nelle aree in cui venivano venduti animali selvatici;
  • nel 2024 è stato confermato che in quei campioni era presente materiale genetico di specie sensibili (tra cui cani procioni e zibetti).

Queste evidenze indicano che il mercato fu probabilmente il luogo della diffusione iniziale del virus, in linea con altre epidemie zoonotiche come la SARS del 2002.

Il problema delle teorie del complotto

Nonostante le prove, le teorie alternative continuano a circolare:

  • ipotesi di pressioni politiche sugli scienziati per sostenere la versione “naturale”;
  • sospetti di ricompense o finanziamenti in cambio della difesa di una specifica narrazione;
  • accuse di occultamento di dati.

Secondo gli studiosi, queste narrazioni sono false e distorsive, poiché ignorano l’ampio corpus di prove scientifiche e alimentano un clima di sfiducia.

Conseguenze concrete

La diffusione delle teorie complottiste ha avuto effetti tangibili:

  • Tagli ai finanziamenti per ricerca biomedica, sanità pubblica e cooperazione internazionale;
  • Indebolimento delle istituzioni sanitarie (CDC, NIH, USAID) e riduzione della collaborazione con l’OMS;
  • Calata fiducia nei vaccini e negli interventi di prevenzione, con rischi per la salute pubblica.

Come avvertono gli esperti, questo clima antiscientifico compromette la capacità globale di prepararsi a nuove pandemie, che inevitabilmente torneranno a verificarsi.

Il messaggio chiave

La pandemia di COVID-19 ci ha insegnato che le zoonosi rappresentano un rischio concreto e crescente. Tuttavia, senza fiducia nella scienza e senza investimenti strutturali, il mondo sarà meno pronto ad affrontare la prossima crisi sanitaria globale.

Foto di Heike Trautmann su Unsplash

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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