L’agenzia spaziale statunitense NASA ha riferito nei giorni scorsi dell’approssimarsi al nostro pianeta dell’asteroide SP1, con una lunghezza tra i 70 e i 160 metri. L’asteroide è stato scoperto per la prima volta il 19 settembre, dopo essere stato incluso nella lista degli asteroidi con traiettorie vicine alla Terra e, per questo, ritenuti pericolosi.
Secondo quanto trapela sulla stampa internazionale, la dimensione dell’asteroide può superare l’altezza del Big Ben o della ruota panoramica di Londra. Si stima poi che la velocità di SP1 sia di circa 60 km all’ora, mentre il suo approccio più vicino alla Terra avverrà il 3 ottobre.
Una minaccia?
L’asteroide passerà 5,8 milioni di chilometri dal nostro pianeta, cioè 15 volte di più della distanza tra la Terra e la Luna. Sebbene questa distanza possa sembrare abbastanza ampia e sicura, l’eventuale collisione di un tale corpo celeste con la Terra avrebbe conseguenze catastrofiche.
Allo stesso tempo, il capo dell’Istituto di Astronomia dell’Accademia Russa delle Scienze, Boris Shustov, ha affermato che l’asteroide non rappresenta una minaccia per l’umanità. Secondo lui, l’approccio di un tale corpo celeste è un “evento regolare“. E aggiunge: “Non è possibile nemmeno vederlo attraverso i dispositivi amatoriali”, ha osservato lo scienziato.
Ed ha specificato che tali corpi celesti passano di tanto in tanto vicino alla Terra, mentre le loro notizie su questi casi hanno solo lo scopo di intrattenere le persone.
In precedenza, la stessa NASA ha assicurato che, nei prossimi anni, la possibilità che qualsiasi asteroide noto colpisca la Terra è quasi nulla.