Scienza

La Nasa sostiene che il misterioso “Planet Nine” esiste nel Sistema Solare

L’ormai famoso Pianeta X o “Planet Nine” esisterebbe, potrebbe misurare 10 volte la massa della Terra e si troverebbe 20 volte lontano dal Sole rispetto a Nettuno. A confermarlo, gli scienziati del NASA. Il nono pianeta del nostro sistema potrebbe perfino rivelarsi una superterra, ovvero un pianeta con una massa superiore a quella del nostro pianeta, ma sostanzialmente inferiore alle masse dei giganti di ghiaccio Urano e Nettuno.

I segnali della sua esistenza finora sono indiretti. “Ci sono ora cinque diverse linee di prove di osservazione che indicano l’esistenza del Pianeta Nove“, ha affermato Konstantin Batygin, un astrofisico planetario del California Institute of Technology (Caltech), negli Stati Uniti. “Se doveste eliminare questa spiegazione e immaginare che il Pianeta Nove non esiste, allora generereste più problemi di quanto se ne vorrebbe risolvere. All’improvviso, hai cinque diversi puzzle, e devi presentare cinque diverse teorie per spiegarli“.

Sei oggetti conosciuti, localizzati nella distante Kuiper Belt – una regione di corpi ghiacciati che si estendono da Nettuno verso l’esterno dello spazio interstellare – hanno tutti orbite ellittiche che indicano la stessa direzione. Tuttavia, queste orbite sono anche inclinate allo stesso modo, circa 30 gradi “verso il basso” rispetto al piano nel quale i pianeti orbitano attorno al Sole. Le simulazioni informatiche del sistema solare, insieme al Planet Nine, indicano che ci dovrebbero essere più oggetti inclinati rispetto al piano solare. L’inclinazione sarebbe all’ordine di 90 gradi, come se il piano del sistema solare e questi oggetti formassero una “X”.

Il famoso Planet Nine potrebbe essersi inclinato rispetto ai pianeti del nostro sistema solare durante gli ultimi 4,5 miliardi di anni. L’influenza orbitale di questo pianeta spiegherebbe perché questi corpi dalla Fascia di Kuiper finiscono per “inquinare” la stessa regione di spazio. “La possibilità di un nuovo pianeta è sicuramente emozionante per me come scienziato planetario e per tutti“, ha detto Jim Green, direttore della divisione Planetary Science della NASA.

Tuttavia, frenano gli stessi esperti, quello che “vediamo è una previsione precoce basata sulla modellazione di osservazioni limitate. È l’inizio di un processo che potrebbe portare ad un risultato emozionante“.

Focus TECH

Recent Posts

WhatsApp: arriva uno sticker interattivo negli aggiornamenti di stato

WhatsApp continua ad arricchire la sua app di funzioni molto interessanti. Stando a quanto scovato negli ultimi aggiornamenti beta per…

8 Novembre 2024

Voli privati: l’aumento delle emissioni dei jet

Quando si parla di lotta al cambiamento climatico è un concetto per molti sbagliato, perlomeno per come viene fatto passare.…

8 Novembre 2024

Come l’istruzione protegge il cervello dall’invecchiamento

L'istruzione supplementare e la formazione continua sono temi spesso associati al miglioramento delle competenze professionali e alla crescita personale, ma…

8 Novembre 2024

Droni con visione ultra-precisa grazie alla tecnologia ispirata agli occhi dei gatti

Una svolta nel campo della visione artificiale potrebbe cambiare per sempre la capacità di droni, veicoli autonomi e robot di…

8 Novembre 2024

Tatto Umano: scoperte rivoluzionarie sui 16 tipi di cellule nervose

La percezione tattile è una delle capacità sensoriali più affascinanti e complesse dell'essere umano, permettendoci di interpretare il mondo circostante…

8 Novembre 2024

Lettura: come le relazioni parasociali migliorano il benessere psicologico

La lettura è molto più che un semplice passatempo: essa può influenzare profondamente il nostro benessere psicologico, in modi spesso…

7 Novembre 2024