Immaginate un silos alto 13 metri e largo 15, un colosso di acciaio che non contiene cereali ma un segreto capace di rivoluzionare il nostro rapporto con l’energia: 2.000 tonnellate di sabbia e polvere di pietra ollare frantumata. A Pornainen, una piccola cittadina finlandese, questo non è uno scenario fantascientifico, ma una realtà concreta. Il comune ha appena inaugurato la più grande batteria a sabbia del mondo, un’infrastruttura titanica capace di accumulare 100 MWh di energia termica e di alimentare l’intera rete di teleriscaldamento cittadino.
Questa innovazione, sviluppata dall’azienda Polar Night Energy, segna un punto di svolta cruciale nella transizione energetica globale. A differenza delle batterie tradizionali agli ioni di litio, che immagazzinano elettricità, la batteria a sabbia finlandese accumula energia sotto forma di calore, sfruttando un principio semplice ma geniale. È il Thermal Energy Storage (TES), un concetto che potrebbe riscrivere le regole dello stoccaggio energetico e liberarci dalla dipendenza dai combustibili fossili.
Un principio semplice e un impatto enorme: come funziona la batteria a sabbia
Il funzionamento di questa innovazione tecnologica è tanto intuitivo quanto efficace. La batteria a sabbia sfrutta i momenti di surplus energetico prodotti da fonti rinnovabili intermittenti, come l’eolico e il solare. Quando il vento soffia forte o il sole splende, l’elettricità in eccesso viene convogliata verso il gigantesco silos. Qui, l’energia elettrica è utilizzata per riscaldare la sabbia e la polvere di pietra ollare frantumata, portando la temperatura interna fino a ben 600 °C. Questo materiale, economico e facilmente reperibile, diventa così un enorme serbatoio di calore.
Quando la domanda di energia termica aumenta, specialmente durante i rigidi inverni finlandesi, il sistema inverte il processo. Aria fredda viene fatta passare attraverso il materiale incandescente, assorbendo il calore accumulato. L’aria calda, che può raggiungere i 400 °C, viene poi convogliata in scambiatori di calore per riscaldare l’acqua della rete di teleriscaldamento, che a sua volta serve abitazioni, uffici e altri edifici. La capacità di stoccaggio è tale da poter soddisfare il fabbisogno di calore dell’intera città per circa una settimana in inverno, e addirittura per quasi un mese durante l’estate.
Dalla teoria alla pratica: un’innovazione che riduce le emissioni e stabilizza la rete
L’impatto ambientale di questa tecnologia è significativo. Il progetto di Pornainen consentirà al comune di eliminare gradualmente l’uso di olio combustibile e di ridurre il consumo di cippato di legno di circa il 60%. La riduzione annuale stimata delle emissioni di CO₂ è di circa 160 tonnellate, un contributo fondamentale agli obiettivi di neutralità climatica della Finlandia, che punta a diventare un’economia circolare a zero emissioni entro il 2035. La batteria, inoltre, supporta la stabilità della rete elettrica finlandese, agendo come un “cuscinetto” che assorbe l’eccesso di energia rinnovabile e lo rilascia quando serve, ottimizzando l’intero sistema energetico.
Un altro aspetto cruciale è il concetto di economia circolare che sta alla base del progetto. La pietra ollare utilizzata non viene estratta appositamente, ma è un sottoprodotto della produzione di caminetti dell’azienda Tulikivi. In questo modo, il progetto evita il consumo di nuove risorse naturali e si inserisce in un ciclo virtuoso di riutilizzo. La gestione e l’ottimizzazione del sistema sono affidate a un’intelligenza artificiale sviluppata da Elisa Industriq, che calibra i cicli di carica e scarica in base ai prezzi dell’elettricità e alle necessità della rete, massimizzando l’efficienza e la redditività.
Il futuro del calore sostenibile: una tecnologia scalabile e promettente
Sebbene la batteria a sabbia di Pornainen sia la più grande del suo genere, la tecnologia non è nuova. Polar Night Energy aveva già realizzato un impianto più piccolo nel 2022 a Kankaanpää, dimostrando la fattibilità del concetto su scala commerciale. Il successo di questi progetti sta attirando l’attenzione di partner a livello nazionale e internazionale, con l’azienda che è già in trattative per sviluppare nuove applicazioni.
Attualmente, la tecnologia produce solo calore, ma gli sviluppatori stanno lavorando a un sistema che sfrutti il calore accumulato per generare anche energia elettrica tramite turbine a vapore, un’evoluzione che renderebbe la batteria a sabbia ancora più versatile e cruciale per la transizione verso un futuro energetico completamente sostenibile.
La batteria a sabbia è una testimonianza tangibile di come l’innovazione e il pensiero circolare possano offrire soluzioni concrete e scalabili per affrontare la crisi climatica. È un promemoria che il futuro dell’energia non è solo nei pannelli solari o nelle pale eoliche, ma anche in una delle risorse più semplici e abbondanti del nostro pianeta: la sabbia. Una “materia grigia” che, in Finlandia, si sta rivelando la chiave per un futuro più verde.
Foto di JaniSnellman da Pixabay

