Finalmente, è stata ritrovata la bolla d’acqua “mancante” nell’Atlantico, svelando un segreto sommerso nel cuore dell’Oceano. Un nuovo studio, pubblicato su Geophysical Research Letters, ha rivelato la presenza di una massiccia massa d’acqua fino ad ora sconosciuta, estendendosi dalla punta del Brasile al Golfo di Guinea, nelle vicinanze dell’Africa occidentale. Chiamata “Acqua equatoriale atlantica“, questa scoperta è stata considerata sorprendente poiché fino a questo momento le masse d’acqua simili erano state osservate solo negli oceani Pacifico e Indiano.
La formazione di questa imponente massa d’acqua avviene lungo l’equatore, dove le correnti oceaniche mescolano le acque provenienti da nord e sud. Viktor Zhurbas, fisico e oceanologo presso l’Istituto Shirshov di Oceanologia a Mosca, spiega che inizialmente sembrava controverso che questa massa d’acqua equatoriale fosse presente negli oceani Pacifico e Indiano ma mancasse nell’Oceano Atlantico.
Le acque oceaniche si rivelano essere un intricato mosaico di masse e strati interconnessi, sottoposti a correnti, vortici e variazioni di temperatura e salinità. Gli oceanografi identificano queste masse d’acqua esaminando la relazione tra temperatura e salinità a livello oceanico, utilizzando il programma Argo, una rete di galleggianti robotici autosommergibili sparsi in tutto il mondo.
La scoperta di questa massa d’acqua nell’Atlantico è stata possibile grazie all’analisi dei dati raccolti da Argo, che ha rivelato una curva temperatura-salinità precedentemente sconosciuta, parallelamente alle curve che delineano le acque centrali del Nord e del Sud Atlantico. Questa “Acqua Equatoriale Atlantica” è ora sotto i riflettori scientifici, offrendo agli studiosi una migliore comprensione dei processi di mescolamento degli oceani, essenziali per il trasporto di calore, ossigeno e sostanze nutritive attraverso gli oceani del globo.
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