Scienza

Materia oscura: uno strano fenomeno si avvicina alla Terra e la travolgerà

Un uragano di materia oscura si avvicina alla Terra ad una velocità di circa 500 chilometri al secondo. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Physical Review e condotta da Ciaran O’Hare, uno scienziato dell’Università di Saragozza, una tempesta di materia oscura si sta avvicinando al nostro pianeta.

Questa tempesta potrebbe essere il risultato di un’antica galassia che è stata consumata per lungo tempo dalla nostra. Si chiamava S1 e soffia a 500 chilometri al secondo (due volte più veloce del vento “normale” della materia oscura nella galassia).

Per O’Hare, questo evento immergerebbe l’intera Via Lattea nella materia oscura. Tuttavia, non influenzerà il pianeta o la vita su di esso. Il passaggio di questo fenomeno nella Via Lattea consentirebbe di rilevare e studiare questo tipo di materia, che fino ad oggi è uno dei più grandi misteri dell’universo.

 

Come soffia il vento… oscuro!

Al momento, più di 30 flussi di materia oscura si trovano nella galassia. Tuttavia, S1 è peculiare perché il nostro sistema si trova al suo interno e per milioni di anni si muoverà alla pari. “Ci sono tonnellate di queste correnti in tutta la galassia, alcune sono davvero enormi e puoi vederle nel cielo“, spiega Ciaran O’hare.

È importante notare che la scienza sottolinea che questa materia oscura è guidata da correnti gravitazionali, che accompagnano movimenti cosmici che non possono essere distinti e men che meno “toccati con mano”.

Infine, va notato che questo fenomeno non comporta alcun rischio per l’umanità, e questo è mostrato come una grande opportunità per scoprire e cercare di capire di più le caratteristiche di questa materia incorporea, che costituisce un quarto di tutta la massa ed energia totale dell’universo.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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