E’ stato lanciato nello spazio dalla NASA il Joint Polar Satellite System-1 (JPSS-1). Si tratta di un satellite di nuova generazione progettato per monitorare le condizioni atmosferiche del nostro pianeta e contribuire al miglioramento delle previsioni meteorologiche.
Il JPSS-1 nasce da una joint venture tra l’agenzia spaziale statunitense e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che si occupa di fornire rapporti e previsioni meteorologiche.
Il satellite è stato lanciato in orbita con successo ieri (18 novembre 2017) in piena notte all’ora programmata (01:47, ora del Pacifico) su un razzo della United Launch Alliance Delta II dalla base aeronautica di Vandenberg in California.
La NASA ha annunciato che il nuovo satellite andrà in orbita attorno alla Terra 14 volte al giorno da un polo all’altro a 512 miglia (824 chilometri) sopra il pianeta “fornendo agli scienziati una scansione del globo terrestre completa un paio di volte al giorno“.
Le informazioni raccolte dai sensori verranno integrati in schemi di previsioni meteo quasi in tempo reale.
Il JPSS-1 è il primo della serie di satelliti ambientali operativi di nuova generazione della NOAA che rappresentano un significativo progresso nel campo delle osservazioni utilizzate per la previsione del maltempo ed il monitoraggio ambientale.
Il satellite appena lanciato dispone di una serie di strumenti avanzati progettati per misurare le condizioni atmosferiche, terrestri e marine, dalle temperature in superficie del mare alla cenere vulcanica, all’intensità di un uragano e molto altro”.
Il satellite JPSS-1 è il primo dei quattro satelliti del progetto Polar creato nel 2010: è in grado di misurare le temperature con una precisione da registrare un margine di errore di un solo decimo di grado in tutta l’atmosfera, dalla superficie terrestre ai confini dello spazio.
Esegue previsioni meteo con un anticipo di 7 giorni (i satelliti usati finora assicuravano un anticipo di 3 giorni) ma promette molto di più.
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Grazie alle osservazioni eseguite da satellite, sarà possibile prevedere e studiare meglio eventi di grande importanza come gli uragani per aiutare con un certo anticipo le popolazioni destinate ad esserne colpite. Saprà prevedere in netto anticipo anche possibili inondazioni, tempeste imminenti, piogge torrenziali ed altri fenomeni legati al clima.
Un sensore del satellite è capace di monitorare la condizione dello strato di ozono e l’intensità delle radiazioni ultraviolette; un altro saprà individuare la posizione di incendi nei boschi ‘tracciando’ il fumo. Un terzo sensore è in grado di misurare le emissioni di metano e monossido di carbonio generate dagli incendi.
La missione Polar prevede il rilascio di quattro satelliti più piccoli chiamati CubeSats, che fanno parte del programma educativo del nano-satellite.
I CubeSats appartengono a quattro università statunitensi e saranno messi in orbita dopo che il satellite meteorologico sarà stato schierato, ha dichiarato la NASA.
I due precedenti tentativi di lancio del JPSS-1 sono stati annullati a causa, rispettivamente, di forti venti e problemi tecnici.
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