Nuove ricerche suggeriscono che i Neanderthal abbiano trasmesso il loro naso prominente agli esseri umani moderni attraverso l’analisi genetica. In questo articolo, esamineremo la scoperta e cosa significa per la nostra comprensione dell’evoluzione umana. La scoperta è stata fatta da un team di ricercatori dell’Università di Washington e dell’Università di Stanford. Hanno scoperto che un gene noto come RUNX2, che regola la crescita delle ossa del cranio, era stato trasmesso dai Neanderthal agli esseri umani moderni.
Il gene è associato alla formazione del naso e della faccia, il che suggerisce che i Neanderthal abbiano contribuito alla nostra anatomia facciale. Per confermare la loro scoperta, i ricercatori hanno analizzato il DNA di migliaia di persone di origine europea e asiatica. Hanno scoperto che il gene RUNX2 era presente in molte di queste persone e che la sua presenza era associata a un naso più prominente.
La scoperta è importante perché suggerisce che i Neanderthal abbiano avuto un impatto significativo sull’evoluzione umana. Mentre si sapeva già che i Neanderthal avevano avuto rapporti sessuali con gli esseri umani moderni, questa scoperta suggerisce che la loro influenza sulla nostra anatomia potrebbe essere stata più importante di quanto si pensasse in precedenza. La scoperta è simile ad altre scoperte sulla presenza di geni dei Neanderthal negli esseri umani moderni. Ad esempio, è stato scoperto che i Neanderthal hanno trasmesso ai moderni esseri umani geni che influenzano la pelle, i capelli e il sistema immunitario.
La scoperta solleva anche il dibattito sull’aspetto dei Neanderthal. Mentre la loro anatomia è stata oggetto di studio per decenni, ci sono ancora molte domande senza risposta sulla loro morfologia. L’analisi genetica ha dimostrato che i Neanderthal hanno avuto un impatto significativo sulla nostra anatomia facciale. I ricercatori hanno scoperto che circa il 1-4% del DNA degli europei e degli asiatici proviene dai Neanderthal, il che suggerisce che gli esseri umani moderni e i Neanderthal si sono incrociati. Uno studio del 2016 pubblicato sulla rivista “Nature” ha identificato un gene noto come “SMC6”, che è stato trasmesso dai Neanderthal agli esseri umani moderni. Il gene SMC6 è coinvolto nella regolazione del cranio e dei tessuti facciali, il che suggerisce che i Neanderthal potrebbero aver contribuito alla nostra anatomia facciale.
Un altro studio del 2019 pubblicato sulla rivista “Current Biology” ha identificato un altro gene, noto come “NOVA1”, che è stato trasmesso dai Neanderthal agli esseri umani moderni. Il gene NOVA1 è coinvolto nella regolazione del tessuto nervoso, il che suggerisce che i Neanderthal potrebbero aver influenzato anche il nostro sistema nervoso. Inoltre, un altro studio del 2021 ha identificato il gene RUNX2 come un’ulteriore prova dell’impatto dei Neanderthal sulla nostra anatomia facciale. Il gene RUNX2 è coinvolto nella crescita delle ossa del cranio e della faccia, il che suggerisce che i Neanderthal potrebbero aver contribuito alla nostra anatomia del naso.
L’analisi genetica ha anche rivelato che i Neanderthal avevano una diversa forma del cranio rispetto agli esseri umani moderni. Ad esempio, avevano un cranio più corto e largo rispetto agli esseri umani moderni. Tuttavia, le implicazioni di queste differenze non sono ancora chiare. In sintesi, l’analisi genetica ha dimostrato che i Neanderthal hanno avuto un impatto significativo sulla nostra anatomia facciale. I geni che hanno trasmesso agli esseri umani moderni hanno influenzato la crescita delle ossa del cranio, della faccia e del tessuto nervoso. Mentre alcune delle implicazioni di queste differenze anatomiche non sono ancora chiare, la scoperta di questi geni è un’importante aggiunta alla nostra comprensione dell’evoluzione umana.
Foto di Josch Nolte da Pixabay
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