Scienza

Nibiru: il pianeta X già visibile a occhio nudo

Nibiru non ha causato la distruzione della Terra lo scorso 23 settembre, contrariamente alle precedenti previsioni da parte di chi ne è un fervente sostenitore. Oggi, però, si suggerisce che il cosiddetto Pianeta X sia già entrato nella regione più interna del sistema solare ed abbia intrapreso il suo viaggio verso il pianeta.

Nei giorni precedenti il ​​23 settembre di quest’anno, i teorici di Nibiru avevano fatto diversi previsioni ed ognuna affermava che il mondo sarebbe finito quel giorno. Tuttavia, quasi due mesi dopo quella data, la Terra è ancora intatta e, soprattutto, nessun Nibiru dovrebbe essere atteso. 

Ma c’è un ma. Secondo i recenti resoconti, i teorici sostengono che il misterioso pianeta, essendo già nella regione interiore del sistema solare – come si suppone – sia quasi visibile ad occhio nudo. A detta di alcuni, Nibiru sarebbe visibile nel cielo durante l’alba e il tramonto e apparirebbe come un’ombra.

Nibiru è presumibilmente più grande di Giove ed è rimasto “in attesa” al di fuori del sistema solare per lungo tempo prima di trovare le condizioni ideali per entrarvi. A causa della sua dimensione, si dice che possa far tremare la Terra sul suo asse, provocando catastrofi inimmaginabili. Infatti, secondo i teorici, l’uragano distruttivo Harvey e, in seguito, l’uragano Irma e il terremoto in Messico sarebbero tutti il prodotto di Nibiru perché la sua tensione gravitazionale sta già colpendo il nostro pianeta. 

Si dice inoltre che, a causa di Nibiru, il polo nord della Terra si sposterà al suo centro. Una volta che questo accada, grandi disastri naturali potrebbero scuotere il pianeta o, addirittura, favorirne la definitiva distruzione. I teorici del cosiddetto Doomsday ritengono che l’impatto con Nibiru potrebbe avvenire fra i tre e i cinque anni a partire da ora, anche se può accadere prima. Ad ogni modo, scienziati e altri esperti hanno negato queste affermazioni catastrofiche, affermando che i disastri naturali pienamente distruttivi che la Terra ha sperimentato recentemente sono già avvenuti in passato e non sono in alcun modo legati ad un’influenza di Nibiru. 

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