Pianeta 9: forse esiste realmente ed ecco dove si nasconde

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Secondo alcuni scienziati, ci sarebbero sempre maggiori prove a dimostrare l’esistenza del famigerato Pianeta 9. Ed a quanto sembra, lo stesso gruppo di scienziati che per primo ne ha teorizzato l’esistenza, avrebbe scoperto dove potrebbe celarsi.

Sono ormai anni che moltissimi scienziati ed astronomi, sono alla ricerca del Pianeta 9, facendo tra l’altro, molte altre scoperte nella loro ricerca tra comete, asteroidi e pianeti nani. Questo presunto pianeta dovrebbe trovarsi molto oltre Plutone, ma nessuno è finora riuscito ad individuarlo.

 

Nuove ricerche sul Pianeta 9

Il team di astronomi del California Institute of Technology (Caltech), guidati da Mike Brown, ovvero lo stesso che aveva per la prima volta suggerito l’esistenza del Pianeta 9, ha condotto nuove ricerche circa la sua posizione nello spazio. I risultati delle nuove ricerche sono state pubblicate sulle riviste The Astronomica Journal e Physics Reports. Nelle pubblicazioni vengono svelate nuove prove e nuovi indizi sull’esistenza di questo misterioso pianeta. La pubblicazione dei due articoli coincide con il terzo anniversario del primo studio che suggerì l’esistenza di Planet 9.

Questo mondo misterioso non è mai stato formalmente osservato, ma la sua presenza è stata dedotta dai ricercatori, sulla base dei movimenti degli “oggetti trans-nettuniani” nella fascia di Kuiper.

 

Le prime ricerche sul misterioso pianeta

La prima volta che venne teorizzata l’esistenza del Pianeta 9, fu nel 2012, quando Scott Sheppard, astronomo della Carnegie Institution of Science e Chadwick Trujillo, della Northern Arizona University, hanno notato che alcuni oggetti trans-nettuniani nella fascia di Kuiper, seguivano delle orbite decisamente anomale.

Il primo documento in cui è stata proposta la teoria dell’esistenza del nono pianeta del Sistema Solare, è intitolato “Clustering orbitale nel sistema solare distante” e riportava che gli oggetti della fascia di Kuiper vengono respinti ed attirati dall’attrazione gravitazionale di un “lontano pianeta gigante in un’orbita inclinata eccentrica, conosciuto come Pianeta Nove”. Il documento non escludeva la possibilità che potessero esserci spiegazioni diverse dalla teoria del Pianeta 9, per il comportamento delle orbite di questi oggetti anomali. Si pensava, inoltre, che l’ipotetico pianeta avesse una massa di circa 10 volte quello della Terra ed un diametro di 4 volte maggiore.

 

Il secondo documento sulla teoria del pianeta nascosto

Il secondo documento riguardante questa teoria, è intitolato “The Planet Nine Hypothesis” ed è una rassegna di tutte le ricerche effettuate sull’argomento. Nel documento è riportato: “nell’ultimo decennio e mezzo, il continuo rilevamento di corpi minori nel lontano Sistema Solare, ha reso più chiara l’intricata architettura dinamica della lontana cintura di Kuiper. Incredibilmente, la struttura orbitale collettiva dell’attuale censimento di oggetti trans-nettuniani di lungo periodo, offre una serie di accenni allettanti alla possibilità che un ulteriore oggetto massiccio, noto come Pianeta Nove, possa essere nascosto oltre l’attuale orizzonte di osservazione del Sistema Solare periferico”.

 

I risultati delle ultime ricerche

Ma, ora le ultime ricerche presentano nuovi indizi e dettagli sulla presunta natura e posizione del Pianeta 9. Secondo i nuovi calcoli, il Pianeta Nove non è così grande e lontano come era finora stato ipotizzato. Il Pianeta 9 avrebbe quindi una massa di circa 5 volte maggiore rispetto a quella della Terra e orbiterebbe a circa 400 unità astronomiche.

Il pianeta 9 potrebbe essere una classica “super-Terra” extrasolare, con una massa si maggiore di quella terrestre, ma molto inferiore a quella di un gigante gassoso. Potrebbe rappresentare il collegamento mancante per capire la formazione del nostro Pianeta. Nell’ultimo decennio, le indagini sui pianeti extrasolari hanno rivelato che i pianeti di dimensioni simili alla Terra, sono molto comuni attorno ad altre stelle simili al Sole.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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