Scienza

Raro fossile rivela i segreti del leone marsupiale che ha terrorizzato l’Australia

La recente scoperta del fossile di uno scheletro quasi completo di leone marsupiale estinto ha rivelato alcuni dei suoi segreti. Secondo il team di ricercatori, il cui studio è stato pubblicato il 12 dicembre sulla rivista Plos, l’animale aveva un peso stimato superiore a 100 chili. Era carnivoro, si muoveva con l’aiuto di una coda forte e viveva nel periodo Plistoceno, cioè tra più di due milioni di anni e 11.700 anni fa.

Il team, guidato da Roderick Wells dell’Università di Flinders, è stato in grado di ricostruire gli scheletri dell’animale per la prima volta. “Il Thyalacoleo era diverso da qualsiasi animale vivente in questi giorni. I paleontologi hanno a lungo cercato di interpretare il loro stile di vita da resti incompleti“, hanno detto i ricercatori.

Tuttavia, sebbene lo scheletro indichi il metodo di locomozione del carnivoro, i fossili non forniscono una prova diretta del comportamento del leone marsupiale. “Molti animali possono fare cose che non si possono prevedere dagli scheletri da soli“, ha detto Robin Beck, professore di biologia all’Università di Salford nel Regno Unito.

 

Fossili che ci spiegano il passato

I nuovi fossili, scoperti nella grotta di Komatsu a Naracoorte e nella grotta Flying Star nella pianura di Nullarbor, entrambi in Australia, includono i primi resti conosciuti della coda e della clavicola dell’animale.

La coda del Thyalacoleo era rigida e muscolosa, probabilmente permettendole di essere usata lungo gli arti posteriori come un “treppiede” per sostenere il corpo, mentre rilasciava gli arti posteriori per manipolare cibo o scalare, come fanno molti marsupiali.

L’analisi indica che l’animale aveva una schiena rigida e potenti zampe anteriori, sostenute da forti clavicole. Queste caratteristiche si aggiungono a un elenco di prove che il Thyalacoleo era un grande scalatore.

Gli autori hanno usato questa nuova informazione e hanno confrontato l’anatomia con quella dei marsupiali viventi. Tra questi, l’anatomia del Thylacoleo è simile a quella del diavolo della Tasmania.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Recent Posts

Acqua ionizzata: nuova frontiera del ringiovanimento della pelle senza aghi

L’industria della skincare è in continua evoluzione e sempre più spesso la scienza propone alternative non invasive ai classici trattamenti…

24 Febbraio 2025

E il re della pista da ballo cosmica della Via Lattea era… un buco nero

Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente rilevato un fenomeno straordinario nel cuore della nostra galassia: il buco nero supermassiccio…

24 Febbraio 2025

Naughty Dog: perché la software house fu comprata da Sony?

Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog,…

24 Febbraio 2025

Alzheimer: leggere il respiro per una diagnosi precose

Il morbo di Alzheimer non è curabile, difficilmente prevedibile in quanto non si conosce appieno il percorso dietro l'origine, ma…

23 Febbraio 2025

Dieta volumetrica: il segreto per perdere peso senza soffrire la fame

La dieta volumetrica è un regime alimentare ideato dalla nutrizionista Barbara Rolls, basato sul principio di assumere alimenti con un…

23 Febbraio 2025

Mistero sul Tamigi: il segreto dei cadaveri dell’Età del Bronzo

Negli ultimi cento anni, il fondale del Tamigi ha restituito centinaia di ossa umane, portando alla luce un mistero che…

23 Febbraio 2025