Rei-ho: il rituale dei samurai che riduce le cadute negli anziani

Date:

Share post:

La prevenzione delle cadute negli anziani è una delle principali sfide della sanità pubblica. Secondo un nuovo studio condotto dall’Università di Tohoku, un antico rituale dei samurai potrebbe offrire una soluzione semplice, efficace e accessibile: il Rei-ho, una sequenza di movimenti lenti e controllati, radicata nella tradizione guerriera giapponese.

Pubblicata sul Tohoku Journal of Experimental Medicine, la ricerca suggerisce che questa pratica, che richiede appena cinque minuti al giorno, può aumentare la forza del ginocchio e, di conseguenza, ridurre il rischio di cadute e infortuni tra gli anziani.

Cos’è il Rei-ho e perché funziona

Il Rei-ho è una routine consapevole composta da azioni semplici: sedersi, alzarsi, camminare e inchinarsi. Non prevede attrezzature particolari e sfrutta esclusivamente il peso corporeo. Originariamente utilizzato dai samurai come parte della loro etichetta marziale e dell’allenamento fisico, oggi questa tecnica dimostra una sorprendente applicazione pratica in ambito medico e riabilitativo.

La forza di estensione del ginocchio è un indicatore fondamentale della mobilità e dell’autonomia quotidiana”, spiega la fisiologa dell’esercizio Ayaka Ogasawara, autrice principale dello studio. “Questi risultati suggeriscono che il Rei-ho potrebbe aiutare gli anziani a mantenere la propria indipendenza più a lungo”.

Lo studio clinico e i risultati sorprendenti

La ricerca ha coinvolto 34 adulti sani che non avevano mai praticato il Rei-ho. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno ha continuato la propria routine quotidiana, l’altro ha eseguito 20-22 squat e movimenti Rei-ho (da seduti a in piedi e viceversa) una volta al giorno, quattro volte a settimana.

Dopo tre mesi, i risultati hanno colpito gli scienziati: il gruppo che praticava Rei-ho ha registrato un aumento medio del 25,9% della forza di estensione del ginocchio, contro appena il 2,5% del gruppo di controllo. Un miglioramento notevole, ottenuto senza attrezzi, costi o sessioni di allenamento faticose.

Sebbene lo studio abbia coinvolto persone giovani e adulte, i ricercatori ritengono che i benefici sarebbero ancora più significativi negli anziani, nei quali la perdita di forza muscolare — nota come sarcopenia — rappresenta una causa importante di fragilità e cadute.

Perché è adatto anche agli anziani fragili

A differenza di molte forme di allenamento che prevedono pesi o movimenti intensi, il Rei-ho punta su movimenti lenti, deliberati e controllati, riducendo così il rischio di infortuni, picchi di pressione sanguigna o sforzi eccessivi. Questa caratteristica lo rende particolarmente adatto a persone anziane o con limitata mobilità.

Inoltre, il Rei-ho non richiede ambienti specifici né strumenti costosi: bastano una sedia stabile e qualche minuto di tempo. Questo lo rende accessibile anche a chi non ha la possibilità di frequentare palestre o programmi di riabilitazione strutturati.

Limiti dello studio e prospettive future

Gli autori dello studio sottolineano alcuni limiti: il numero relativamente ridotto di partecipanti e l’assenza di un monitoraggio continuo potrebbero aver influenzato i risultati. Tuttavia, i dati si allineano a ricerche precedenti condotte su popolazioni più anziane, che hanno riportato benefici simili in termini di equilibrio e forza muscolare.

Gli esperti ipotizzano che integrare il Rei-ho nei programmi di prevenzione delle cadute possa rappresentare una soluzione economica e sostenibile per migliorare la qualità della vita degli anziani. Alcuni ospedali e centri di riabilitazione in Giappone stanno già valutando l’inserimento di questa pratica nei loro protocolli.

Quando la tradizione incontra la scienza

Il caso del Rei-ho dimostra come le tradizioni antiche possano offrire risposte innovative ai problemi moderni. Ciò che un tempo era parte della disciplina dei samurai oggi diventa uno strumento di salute pubblica. Questo connubio tra cultura, storia e ricerca scientifica offre un potente promemoria: la saggezza del passato può ancora migliorare il nostro presente.

Con solo cinque minuti al giorno, il Rei-ho non è solo un gesto simbolico, ma una pratica concreta che potrebbe aiutare milioni di persone a camminare con maggiore sicurezza. Per chi teme le cadute o desidera preservare la propria indipendenza, il consiglio è semplice: fare come i samurai. Inchino compreso.

Foto di Masato su Unsplash

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

Related articles

Avere figli accorcia davvero la vita delle madri? Cosa dice la nuova ipotesi scientifica

La relazione tra maternità e longevità è da anni al centro di dibattiti scientifici e sociali. Domande come...

Colina e ansia: il nutriente essenziale che può migliorare il benessere mentale

Negli ultimi anni l’attenzione scientifica si è concentrata sempre di più sul legame tra nutrizione e salute mentale....

Recensione Trust Zylo – Il mouse pieghevole definitivo per mobilità e produttività

Il Trust Zylo è un dispositivo pensato per utenti moderni e dinamici, per professionisti che lavorano tra uffici e...

Stress cronico e cervello: come la tensione quotidiana compromette la circolazione cerebrale

Lo stress è diventato il compagno silenzioso della vita moderna, ma i suoi effetti vanno ben oltre la...