Scienza

Missione InSight: i satelliti MarCO interrompono le comunicazioni

Il principale scopo della missione Mars Cube One (MarCO) era quello di verificare se i veicoli spaziali CubeSat fossero in grado di  sopravvivere al viaggio nello spazio profondo. Purtroppo, poche settimane fa, i collegamenti di entrambi i satelliti si sono bloccati.

I due CubeSat, ufficialmente nominati MarCO-A MarCO-B, sono stati soprannominati “EVE” e “Wall-E” dal team di ingegneri, in riferimento ai robot del lungometraggio Pixar.

Il 26 Novembre, durante la discesa e l’atterraggio di InSight su Marte, anno trasmesso alla base terrestre della NASA i dati relativi al lander, il vero protagonista della missione, e al suo approccio con il Pianeta Rosso.

 

La perdita della comunicazioni

Nonostante gli scienziati siano rimasti soddisfatti dal fatto che i piccoli CubeSat abbiano raggiunto la loro destinazione erano a conoscenza della possibilità che essi avrebbero potuto perdere i contatti.

Mentre il team di MarCO raccoglieva i dati forniti da ciascun satellite per determinare la quantità di carburante rimasta e il loro comportamento, entrambi hanno continuato a volare. WALL-E ha perso i contatti il 29 Dicembre a quasi due milioni di miglia da Marte, mentre EVE il 4 Gennaio ad una distanza di oltre un milione di miglia.

I satelliti dispongono di sensori che li orientano verso il sole il modo da potersi ricaricare ma il team crede che tra le cause del malfunzionamento ci possano essere dei problemi alla batteria, al sistema di controllo che causa delle oscillazioni oppure la mancanza di essere in grado di inviare e ricevere comandi.

John Baker, program manager del JPL per piccoli veicoli spaziali ha dichiarato: “I CubeSat hanno un incredibile potenziale per portare telecamere e strumenti scientifici nello spazio profondo. Non sostituiranno mai i più capaci veicoli della NASA, sono dei mezzi che ci permettono di esplorare nuovi mondo a basso costo“.

Il team spera di poter provare a ristabilire un contatto quest’estate, quando i dispositivi avranno maggiori possibilità di dirigersi verso il Sole, sempre nel caso in cui le batterie o gli altri componenti riescano a durare nello spazio fino ad allora.

 

 

 

 

Elena Camaione

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