Attualmente in orbita attorno al nostro pianeta ci sono una moltitudine di satelliti e tra questi ci sono più di 4.000 piccoli dispositivi della costellazione Starlink di SpaceX. Secondo una nuova ricerca, quest’ultimi stanno rilasciando diverse radiazioni, non pericolose, ma particolarmente fastidiose per chi studia lo spazio. Non si tratta in fatto di radiazioni di quel tipo, ma piuttosto un inquinamento di bande di lunghezza a bassa frequenze.
I satelliti di Starlink hanno assegnate delle lunghezze specifiche che servono per comunicare in entrata e in uscita, detto in maniera molto semplicistica. Oltre a quest’ultime però, ne stanno rilasciando altre che vanno oltre alle bande assegnate tra i 10,7 e i 12,7 gigahertz. Cercando di capire costa sta succedendo, hanno notato che diverse decine di questi satelliti di fatto stanno rilasciando onde tra i 110 e i 188 Mhz.
I satelliti di Starlink sono nuovamente un problema per l’astronomia
All’interno di questo range ci sono le bande che di fatto vengono utilizzate dalla radioastronomia dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. Al momento questo inquinamento non è abbastanza per impedire di svolgere il lavoro, ma da comunque fastidio. C’è di buono che questa scoperta potrebbe permettere agli ingegneri dietro ai satelliti di correggere il tiro ed evitare la creazione di una rete in grado di effettivamente interrompere la scienza.
Le parole dei ricercatori: “Il presente studio evidenzia un esempio dei vari canali di come lo sviluppo tecnologico possa avere effetti collaterali imprevisti sull’astronomia. Con SpaceX che dà l’esempio, ora speriamo nell’ampio supporto dell’intera industria dei satelliti e delle autorità di regolamentazione.”