Scienza

Scoperto un incantesimo maligno in aramaico risalente a 2.800 anni fa

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago ha fatto una scoperta sorprendente che sembra essere tratta da una storia dell’orrore. Durante gli scavi in ​​Turchia, i ricercatori hanno scoperto una vecchia tavoletta contenente i passaggi per eseguire un incantesimo

Secondo gli esperti, queste iscrizioni incise in aramaico risalgono a circa 2.800 anni fa e presumibilmente sono state fatte da un mago che si faceva chiamare Rahim, figlio di Shadadan. 

La figura che è incisa su questo oggetto è quella di un incantesimo maligno, come spiegato dagli specialisti, i quali hanno anche aggiunto che si tratta di un processo chiamato “Il divoratore” che dovrebbe causare la morte di un’altra persona

Secondo la tavoletta, affinché l’incantesimo raggiunga il suo scopo, la vittima dovrebbe bere il sangue del “divoratore”. Quindi, i ricercatori ritengono che si riferisca a qualche tipo di pozione, anche se non è chiaro se il sangue debba essere ingerito dalla persona o dovrebbe essere macchiato semplicemente il suo corpo.

Inoltre, gli archeologi hanno descritto che accanto all’incantesimo hanno trovato anche alcune incisioni che mostrano immagini di uno scorpione e di un pesce molto strano.

 

Cosa o chi è “Il divoratore”?

Dopo aver analizzato le illustrazioni trovate, gli scienziati suggeriscono che “Il divoratore” potrebbe essere uno scorpione o un millepiedi, e il fuoco potrebbe essere un’analogia con il dolore del morso di queste creature. 

Dopo una serie di test, è stato sottolineato che questo incantesimo potrebbe essere stato inciso tra l’850 e l’800 a.C., il che lo rende il più antico incantesimo aramaico che sia mai stato trovato, 

Tuttavia, il piccolo edificio in cui è stato trovato l’incantesimo sembra risalire a più di un secolo dopo, ovvero la fine dell’ottavo o settimo secolo a.C., quindi si ritiene che questo incantesimo sia stato molto importante per averlo tenuto così ben custodito per così tanti anni.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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