Se il dolore a volte fosse solo ipocondria? Il trattamento clinico del dolore cronico

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Il centro americano “Center for Disease Control and Prevention” ha recentemente condotto uno studio su alcuni cittadini americani volontari con da tempo dolore persistente, dolore cronico alla schiena.

Un dolore è definito cronico quando persiste per un periodo di 6 mesi e nessuna cura comporta beneficio minimale. Esistono diversi tipi di dolori cronici, dati ad esempio da lesioni, infiammazioni, particolari malattie. Un altro tipo di dolore è caratteristico invece di una patologia particolare: il tumore e in questo caso si chiama appunto dolore cronico tumorale.

 

 

La fase di cura sperimentale

I 68 partecipanti erano riuniti in piccoli gruppi e casualmente a ognuno veniva assegnata una cura tra pillola senza principio attivo, pillola zuccherina o pillola con droghe (con droghe si intendono farmaci di forte impatto). Il ciclo di cura durava due settimane e una di pausa, poi ripetuto.

Dallo studio è emerso che 43 persone riceventi in cura l’effetto placebo, 24 riportavano una notevole diminuzione del dolore. Anziché somministrare farmaci inopportunamente, la cura placebo non causa danni ad altri organi quali fegato e reni, come dichiarato da Tor Wager, neuroscienziato dell’università del Colorado.

Durante la cura si monitorava anche l’attività cerebrale dei pazienti. Da queste immagini è emerso che i pazienti che aveva risposto positivamente alla cura placebo presentavano delle caratteristiche fisiche in comune. Ad esempio una differenza di espansione tra l’emisfero destro e quello sinistro, un numero maggiore di cellule nervose nella corteccia pre-frontale rispetto alle altre aree.

Queste caratteristiche coinvolgono l’istinto e i sentimenti, dato confermato anche dal questionario compilato dai pazienti: questi, infatti, manifestavano grande consapevolezza di sé e franchezza.

Lo studio è ancora in via di sviluppo ma speriamo possano arrivare presto a una soluzione per chi prova dolori cronici. Una nuova cura per danneggiare meno altri organi, curare di più il dolore e non danneggiare neanche personalità e umore. Una cura per aiutare le persone che provano dolore costantemente a vivere meglio quotidianamente.

Silvia Sanna
Silvia Sanna
Sono una studentessa di ingegneria informatica e avendo studiato alle superiori lingue conosco bene lo spagnolo, l'inglese e discretamente il tedesco. Come vedete dalla mia pagina Instagram mi piace scattare foto ai paesaggi che visito e condividerle con gli altri, soprattutto della mia bella Sardegna. Scrivo articoli di tecnologia e scienza perché mi piace divulgare le conoscenze e informarmi di più sulle notizie che leggo e condividerle con i miei lettori. Nel tempo libero mi piace fare dei piccoli progetti elettronici.

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