Durante una spedizione di pesca vicino al litorale dell’Algarve, nel sud del Portogallo, a bordo di una nave commerciale è successo qualcosa di incredibile: i pescatori hanno tirato fuori dalle reti uno squalo appartenente ad una specie molto rara. L’esemplare sembra avere diversi anni, per alcuni – azzardando un’ipotesi – alcuni milioni di anni.
Presente sul pianeta quindi da epoche immemori, di questa specie conosciamo davvero poco e persino l’aspetto è molto raro. Questo è quanto è stato riportato dall’Istituto portoghese del mare e dell’atmosfera (IPMA).
L’esemplare, catturato accidentalmente lo scorso agosto ad una profondità di 700 metri, è stato descritto dall’IPMA come un vero e proprio “fossile vivente“. Si tratta di un maschio della famiglia di squali-cobra (da qui il suo nome latino Chlamydoselachus anguineus); esso misura i circa 1,5 metri di lunghezza ed ha un corpo lungo e snello, con una testa simile a quella di un serpente.
Lo squalo possiede anche una particolare dentizione – ed è forse questa ad aver catturato ancor di più la curiosità di tutti -: una lunga fila di 300 denti aguzzi e sottili. Oltre alle sue particolarità, l’evento strano è quello relativo al fatto che questo animale raramente viene catturato perché vive a grande profondità e sembra essere molto presente, in quanto a distribuzione geografica, lungo l’intero Oceano Atlantico.
Gli scienziati portoghesi fanno risalire questa specie all’epoca dei dinosauri e, dalla costa dell’Algarve, pare si dirigesse verso il Mar Mediterraneo. L’esemplare è stato trovato nelle reti di un peschereccio nell’ambito di un progetto dell’Unione europea mirato a “ridurre al minimo le catture accidentali della pesca commerciale”, riferiscono.
È stato catturato ad una profondità di 700 metri e a più di 15 miglia nautiche dal complesso di Portimao. È un pesce dal corpo allungato e “poco conosciuto in termini di biologia o ambiente”, specificano ancora gli scienziati, proprio perché vive in profondità e, oltre che sulle dell’Atlantico, anche sulle coste dell’Australia, della Nuova Zelanda e del Giappone.
A causa della sua somiglianza con i serpenti e la forma della sua testa, l’animale è popolarmente conosciuto come “squalo cobra”. Ma, diversamente da altri nella sua famiglia, è stato trovato nel suo stato naturale e non come fossile.