Scienza

Curiosity si spegne due giorni dopo la “morte” di Opportunity

Il 13 Febbraio ha ufficialmente dichiarato la fine della missione di Opportunity. Dopo 15 anni sul suolo marziano il rover ha perso definitifamente il segnale con la Terra. Ma il 15 Febbraio anche le comunicazioni con Curiosity hanno avuto qualche problema dopo che il rover ha inserito la modalità standby.

 

La fine di Opportunity

La missione del rover inizialmente doveva avere una durata di 90 giorni. Ma passati i primi tre mesi Opportunity ha continuato a camminare sul suolo marziano per ben 15 anni. È stata una delle missioni di maggior successo dopo che si è prolungata di oltre cinquanta volte in tempo stabilito.

Il 10 Giungo 2018 però, Opportunity è rimasto bloccato in una tempesta di sabbia che le ha impedito di ricevere energia solare, e di conseguenza ricaricare le batterie. Lo scorso 13 Febbraio, Thomas Zurbuchen, responsabile delle missioni scientifiche della NASA, ha dichiarato: “Con un senso di profonda riconoscenza e gratitudine, dichiaro che la missione di Opportunity è finita”.

 

Curiosity allarma i tecnici terrestri

Solamente dopo due giorni dalla tragica notizia Curiosity ha riscontrato un errore durante la fase di avvio, entrando inmodalità standby. I tecnici al seguito del rover hanno subito pensato che il rover stesse seguendo le orme di Opportunity.

Steven Lee, vice direttore di Curiosity, ha affermato: “Non siamo ancora sicuri di cosa sia successo e stiamo raccogliendo i dati rilevanti per l’analisi. “Il rover ha subito un reset al computer, ma da allora ha operato normalmente“. 

I tecnici ddella NASA hanno affermato che, dopo l’errore e dopo essere uscito dalla modalità standby, il rover ha eseguito correttamente tutti i comandi senza mostrare anomalie nel software. Tuttavia al momento stanno limitando i comandi al veicolo al fine di minimizzare i danni e le modifiche alla memoria. Il loro scopo è scoprire la causa del problema.

Elena Camaione

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