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Stati Uniti: il fungo “superbatterio” si sta diffondendo più rapidamente

Il fungo Candida auris, che causa un’infezione altamente infettiva e potenzialmente mortale, si sta diffondendo più velocemente nelle strutture sanitarie statunitensi e probabilmente sta diventando più resistente ai trattamenti, secondo un nuovo studio. Questo super batterio è una specie fungina di lievito che può infettare l’uomo e diffondersi nel sangue agli organi principali.

Questa tipologia d’infezione avviene spesso nelle strutture sanitarie e nelle strutture di assistenza a lungo termine ed è rara negli individui sani. Ma per le persone che sono immunocompromesse o ricevono trattamenti invasivi regolari per altre malattie, spesso può essere fatale. È stata riscontata per la prima volta in Giappone nel 2009 e da quel momento è stato riscontrato in molti altri paesi, come negli Stati Uniti dove stanno riscontrato per la prima volta nel 2016.

 

Il fungo “superbatterio” si sta diffondendo più velocemente negli Stati Uniti

La malattia ha fatto notizia nel 2019, quando è iniziato il numero di casi a salire bruscamente in tutto il mondo, e ancora oggi presenta una seria minaccia per la salute globale. 7.413 i casi erano colonizzazioni di screening, il che significa che le persone portavano il fungo ma non mostravano sintomi prima di essere testate durante lo screening di routine. Le persone portatrici del fungo possono ancora diffondere l’agente patogeno e possono sviluppare i sintomi della malattia in seguito. Nel 2019 si è registrato un aumento del 44% rispetto al 2018; nel 2020 si è registrato un picco del 59% rispetto al 2019; e nel 2021 c’è stato un aumento del 95% rispetto al 2020.

Tutto ciò dimostra che il tasso di trasmissione è in continuo aumento. Anche il numero di colonizzazioni di screening è aumentato significativamente durante il periodo di studio. Ma ciò è in parte dovuto all’aumento del numero di test di screening. Nel 2019 sono stati condotti 19.756 test a livello nazionale, ma nel 2021 sono stati superati i 40.000. Ciò suggerisce che il numero di colonizzazioni potrebbe essere sottostimato a causa della mancanza di test di screening, che potrebbero aiutare la diffusione della malattia. Anche il numero di stati che hanno registrato casi di C. auris è aumentato, da 10 stati nel 2018 prima dell’inizio dello studio a 27 stati nel 2021.

 

Sempre più resistente ai farmaci

Un’altra scoperta dello studio è quella che il batterio sta diventando sempre più resistente ai trattamenti. Ci sono solo tre classi principali di farmaci antifungini usati per trattare le infezioni da Candida: azoli, polieni ed echinocandine. La maggior parte dei casi di C. auris è resistente agli azoli e un’alta percentuale è resistente anche ai polieni. Ma il numero di casi di C. auris resistente all’echinocandina è rimasto molto basso e, di conseguenza, le echinocandine sono diventate l’opzione terapeutica preferita per C. auris. Poiché C. auris viene trasmesso principalmente negli ospedali e in altre strutture sanitarie, i ricercatori sospettano che gli effetti della pandemia di Covid-19 possano aver avuto un ruolo nella diffusione del fungo.

Tuttavia, per le persone sane che non sono regolarmente esposte a un ambiente sanitario, il rischio di essere infettati o colonizzati da C. auris rimane basso. Tuttavia sono necessari un maggiore screening e un migliore controllo della trasmissione nelle strutture sanitarie per tenere sotto controllo il fungo.

Foto di Arek Socha da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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