Michio Kaku, fisico teorico e divulgatore, ha spiegato come l’oro sia prodotto della collisione tra due stelle di neuroni. Le origini del prezioso materiale sono state a lungo avvolte nel mistero. Mentre molti materiali preziosi sono ottenuti tramite miniere sul nostro pianeta, si è pensato a lungo che oro e platino non avessero origine in questo sistema solare. Il professor Kaku sostiene che il nostro sole non sia abbastanza caldo per dare vita ai due metalli in questione.
Gli scienziati, come sottolinea lo studioso di origini giapponesi, hanno scoperto da poco un dato interessante circa la collisione tra stelle di neutroni, che darebbe origine a un quantitativo di oro e platino non previsto.
Le stelle di neutroni sono stelle piccole e dense, troppo piccole per diventare buchi neri. Queste stelle sono interamente composte da neutroni, circa 1.5 volte la massa del sole. Quando due di questi corpi collidono hanno origine ingenti quantitativi di materiali preziosi. “L’equivalente di dieci pianeta Terra“, spiega lo studioso.
Potrebbe esserci addirittura più platino rispetto all’oro, prosegue Kaku, secondo il quale questi metalli potrebbero essere trovati anche su altri pianeti e varie Lune. Il divulgatore è più interessato alle implicazioni scientifiche che non all’oro in quanto tale, ma è impossibile non considerare le possibilità economiche legate a questa scoperta.
Molti film di fantascienza descrivono la possibilità di creare miniere per ottenere oro da altri pianeti. Ma questa soluzione può essere considerata realistica? Stando a quanto afferma Dale Boucher, CEO di Deltion Innovations, si direbbe di sì. Un’attività che potrebbe rivelarsi molto conveniente, anche alla luce della crescente partecipazione di aziende private nell’esplorazione dello spazio.
A detta di Kaku potrebbe esserci tantissimo oro nello spazio, possibile che imprenditori come Elon Musk possano farsi ingolosire da questa opportunità.