Il teschio del mostro marino scoperto 63 anni fa svela nuovi segreti

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Gli scienziati dell‘Università di Manchester, University College London e Cambridge University hanno utilizzato la tecnologia 3-D per svelare i segreti del cranio di un rettile marino preistorico. Ribattezzato già mostro marino. L’enorme cranio di ittiosauro marino – che ha quasi 200 milioni di anni – è stato scoperto nel 1955 in un campo coltivato nel Regno Unito.

Gli Ichthyosauri vagavano per i mari durante il tempo di i dinosauri. Un gruppo di ricercatori nel Regno Unito ha ora utilizzato i dati delle scansioni CT. Al fine di ricostruire digitalmente il cranio, che è lungo quasi 3,3 piedi.

La straordinaria operazione è stata riportata nella rivista scientifica PeerJ. Ecco cosa dice.

L’analisi 3-D del cranio del mostro marino

“È la prima volta che una ricostruzione digitale di un cranio e di un grosso rettile marino è stata resa disponibile per scopi di ricerca e al pubblico”. A dirlo in una dichiarazione l’Università di Manchester.

Il teschio scoperto nel 1955 non è completo, sebbene siano presenti diverse ossa della parte del cranio che racchiude il cervello. Gli scienziati osservano che questa sezione “braincase” è raramente conservata negli ittiosauri.

“Il fossile conservava solo le ossa dal lato sinistro della scatola cranica; tuttavia, utilizzando le scansioni CT, questi elementi sono stati digitalizzati a specchio e stampati in 3D a grandezza naturale per completare la scatola cranica “. come fa sapere sempre l’Università di Manchester nella sua dichiarazione.

L’intero cranio preistorico subì anche una scansione TC presso il Royal Veterinary College del Regno Unito su uno scanner che viene tipicamente utilizzato per cavalli e altri grandi animali.

Ci sono voluti più di 50 anni per studiare la testa del mostro marino

“Ci vuole più di mezzo secolo per studiare e descrivere questo ittiosauro, ma è valsa la pena aspettare”, avverte Dean Lomax, un paleontologo della Manchester University e autore principale dello studio nella dichiarazione.

“Non solo il nostro studio ha rivelato informazioni eccitanti sull’anatomia interna del cranio di questo animale, ma le nostre scoperte aiuteranno gli altri paleontologi ad esplorare la sua relazione evolutiva con altri ittiosauri.”

In un progetto separato dell’anno scorso, ad esempio, i paleontologi hanno sfruttato la scansione 3-D e la stampa per elaborare la struttura ossea di un dinosauro appena scoperto “Dynamoterror”.

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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