Categorie: Scienza

Tesla svela il primo camion elettrico e la roadster elettrica di serie più veloce mai realizzata

Tesla, azienda automobilistica fondata nel 2003 da Elon Musk nel cui interesse rientra la realizzazione massiva di veicoli elettrici, persegue i suoi propositi di crescita portandosi al di la del mercato consumer delle vetture roadster di serie per ampliarsi a favore di ulteriori protagonisti del mercato eco-sostenibile della mobilità stradale, attraverso il suo nuovo camion elettrico articolato.

Il camion elettrico Tesla rappresenta la sfida alle soluzioni alimentate a combustibile, e con particolare riferimento ai modelli equipaggiati con soluzioni Diesel. SI parla di un prodotto decisamente rivoluzionario, che offre in dotazione un sistema in grado di garantire un’autonomia di ben 500 miglia (circa 800 Km) con una singola carica.

Tesla avvierà la commercializzazione del nuovo veicolo nel corso 2019 all’attenzione del mercato locale degli Stati Uniti, dove si conoscerà l’avvento di un semirimorchio dalle proprietà eccezionali. L’amministratore delegato Elon Musk ha anche rivelato inaspettatamente un nuovo modello di Roadster di serie che, secondo quanto riferito sarebbe:

“L’auto di serie più veloce mai realizzata”

La rossa sportiva, di fatto, pare possa contare su un’autonomia con singola carica davvero ragguardevole, per un totale di 620 miglia (circa 1.000 Km) e con una velocità che passa da 0 a 160KM/h in appena 4.2 secondi. Un risultato davvero impressionante. Musk, al riguardo, si è espresso senza riserve manifestando il suo acceso entusiasmo per il risultato conseguito dalla sua compagnia e dal team di ingegneri impegnati nel progetto di:

“Uno schianto di automobile, diretta avversaria delle più blasonate soluzioni alimentate a benzina”

In aggiunta a questa poco conservativa opinione, il Sig.Musk ha espresso anche un paragone pratico tra i suoi nuovi prodotti ed i tradizionali sistemi a benzina, classificati per sua stessa ammissione come “una sorta di prodotto come un motore a vapore che tenta di sfidare il futuro dell’automotive”. Il nuovo prodotto sarà disponibile a partire dal prossimo 2020 ad un prezzo non ancora definito.

Chiusa questa breve parentesi sul mercato di commercializzazione futuro per le soluzioni hi-end del mercato automobili torniamo sul camion Tesla Semi che garantisce non soltanto consumi ridotti ma anche una buona andatura su strada, per un’accelerazione che si concretizza in appena 20 secondi da 0 a circa 100KM/h a pieno carico (oltre 36 tonnellate). Nel contesto della presentazione delle sue nuove proposte, Musk ha ribadito e dichiarato che:

“Non è come nessun camion che tu abbia mai guidato”

Ciononostante, il carismatico Musk affronta le continue pressioni degli investitori e dei clienti, mentre registra certi ritardi per la concessione delle versioni Tesla Model 3, che in questo frangente non riescono a soddisfare la domanda. Un ritardo che, in questo caso, si deve a problemi riscontrati in fase di produzione che lo stesso Musk ha definito “come un vero e proprio inferno”.

Elementi caratteristici di questa Model 3 si riscontrano anche in dotazione al nuovo semirimorchio per quanto concerne i motori di gestione delle ruote e la cabina interna, che si dota dei medesimi display touch riscontrati nella vettura mainstream.

Tesla Semi: prezzo e costi specifici di gestione

Tesla Semi introduce un mercato altamente competitivo ed esigente. Nei soli States vi sono al momento circa 3.5 milioni di conducenti di camion, la maggior parte dei quali si serve di vetture diesel per le loro trasferte.

La società al momento è impossibilitata a mantenere una competizione diretta con dette soluzioni, egli esperti nutrono inoltre seri dubbi in merito alla possibilità che la compagnia possa fornire il giusto compromesso tra usabilità/potenza e prezzo concorrenziale per i moduli a batteria. Carnegie Mellon, al riguardo ed a seguito di un esame della faccenda, ha infatti concluso che: 

“Un pacco batterie con capacità di 300 miglia costa circa $200.000 dollari, contro i $120.000 dollari richiesti per una controparte Diesel di ultima generazione nella sua interezza”

Si tratta chiaramente di una disparità importante, specie se si considera che il costo fa riferimento alla sola batteria e non al’intero veicolo come nel caso del riferimento alle vetture Diesel sopra citate.

Per quanto concerne i costi, in particolare,si è detto che l’investimento iniziale si ripaga con il risparmio netto generato dal prezzo inferiore del rifornimento elettrico rispetto al Diesel, che deve comunque andare in contro a periodiche fasi di manutenzione. Le stime sul costo, condotte internamente dagli interessati, non sono state ad ogni modo rivelate.

Il Diesel Technology Forum, un gruppo commerciale senza scopo di lucro che promuove l’uso del diesel, ha dichiarato che l’annuncio di Tesla doveva essere “valutato nel contesto della realtà”. Secondo il direttore esecutivo del forum. Allen Schaeffer:

“Il diesel è il motore a combustione interna più efficiente dal punto di vista energetico. Ha conquistato il predominio sulla base di una tecnologia vincente nel settore dell’autotrasporto nel corso di molti decenni ed ha vinto progressivamente le sfide al cospetto di molti altri tipi di carburante. 

Ancora oggi il diesel offre una combinazione unica di caratteristiche ineguagliabili: efficienza dei consumi comprovata, funzionamento economico, potenza, affidabilità, durata, disponibilità, facilità di accesso agli impianti di rifornimento e di servizio, e ora prestazioni di emissioni prossime allo zero”

Oltre la sfida diretta con i competitor del segmento Diesel, la compagnia si trova ad affrontare a viso aperto anche ulteriori rivali del segmento elettrico come Daimler, Volkswagen e Cummins, sebbene il loro ruolo nel contesto dell’automotive sia al momento soltanto marginale.

Tesla, invece, offre un importante surplus di servizio nel contesto del comfort e della sicurezza su strada, grazie a dotazioni ultra-tecnologiche di sensori che riducono al minimo i rischi da rovinose collisioni. In particolare, il camion Semi è in grado di rilevare eventuali instabilità ed asperità del terreno reagendo selettivamente ed in modo del tutto automatico tramite una coppia positiva o negativa allo scopo di stabilizzare il veicolo in fase di frenata. In aggiunta:

“Le telecamere facilitano il rilevamento degli oggetti e riducono al minimo i punti ciechi, avvisando automaticamente il conducente di rischi ed eventuali ostacoli alla sicurezza. Con l’Autopilota avanzato, il Tesla Semi è dotato di Frenatura d’emergenza automatica, Mantenimento automatico della corsia e Avviso di partenza corsia”

Trattasi senz’altro di importanti valori aggiunti nel contesto della sicurezza e della mobilità stradale, Aspetti che non possono certo passare in secondo piano. L’autopilota, in particolare, rappresenta la funzione di guida autonoma intelligente di Tesla correlata da una serie diversificata di opzioni che spaziano dal mantenimento automatico in corsia del veicolo fino al rallentamento automatico in caso di rilevamento positivo del traffico stradale.

E tu che cosa ne pensi in proposito? I veicoli elettrici e quelli a guida autonoma potrebbero verosimilmente rappresentare il futuro standard per una mobilità eco-sostenibile che garantisca affidabilità, risparmio, interattività e sicurezza? A te tutte le considerazioni del caso.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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