Come sappiamo, lo scorso primo Gennaio, la sonda NASA New Horizons, è passata ad una distanza ravvicinata dall’asteroide battezzato Ultima Thule, l’oggetto più lontano dalla Terra mai esplorato.
Il nome di questo lontanissimo corpo celeste è stato ispirato alla NASA, da un termine che risale all’antica Grecia e all’antica Roma. Il termine Ultima Thule si riferiva nell’antichità ad un gelido luogo oltre le terre occidentali conosciute ed esplorate fino a quel momento.
La NASA è stata criticata da alcuni per la scelta del nome. Questo termine viene infatti associato anche ad uno dei momenti più oscuri della storia umana. I nazisti utilizzarono questo questo termine per indicare il luogo di nascita della razza ariana.
Il termine non è molto conosciuto alla maggior parte delle persone sotto quest’ottica, ma è molto diffuso tra i gruppi neo-nazisti. E le critiche sostengono che anche la NASA era a conoscenza di questa sua accezione.
Molti gruppi di neo-nazisti e di loro sostenitori, conoscono questo termine e continuano ad usarlo. Vi è anche un gruppo musicale svedese di skinheads che si chiama Ultima Thule, e che è anche molto conosciuto nel paese. Le loro canzoni sono infatti nella Top 20 svedese.
Secondo il canadese The Globe and Mail ed il Newsweek, anche il filosofo romano Julius Evola (Giulio Cesare Andrea Evola) avrebbe menzionato Ultima Thule. Evola è conosciuto per le sue teorie della razza in chiave spirituale, e sul ritorno alla romanità, nonché per la sua collaborazione con la scuola di mistica fascista negli anni Trenta.
Secondo il Newsweek, il team che ha scelto il nome dell’asteroide era a conoscenza del fatto che questo nome potesse evocare immagini legate al nazismo.
Mark Showalter, astronomo del SETI, l’istituto che ha collaborato con la NASA per questa missione, anche nella scelta del nome, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al Newsweek. Showalter ha affermato: “abbiamo fatto un sondaggio chiedendo quale fosse la prima associazione con il termine. L’associazione principale di Thule e Ultima Thule è risultata essere con i viaggi, i luoghi esotici ed i luoghi freddi e spesso la si associa a remoti luoghi della Groenlandia”.
Showalter ha raccontato che il termine Ultima Thule rappresentava tutto ciò che gli antichi cartografi non riuscivano a disegnare sulla mappa, ovvero il misterioso e gelido nord Artico. Questo luogo fuori dalle carte veniva identificato a volte con la Groenlandia e l’Islanda e, alla fine del 19° secolo, anche con la Norvegia. Inoltre una base aerea statunitense in Groenlandia ed una società svedese di viaggi, sono state battezzate Thule. Showalter ha anche dichiarato che il nome è stato scelto tra 37 diverse proposte e dopo il voto popolare avvenuto tra Novembre e Dicembre.
Nonostante le spiegazioni fornite dall’astronomo, molti sostengono che la NASA avrebbe dovuto comunque tenere conto delle associazioni del nome Ultima Thule con il nazismo, e dell’uso che i neo-nazisti tuttora fanno del termine.
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