Uturuncu, il misterioso vulcano “zombie” della Bolivia non erutterà: risolto il caso dei suoi strani terremoti

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Il vulcano Uturuncu, situato nella regione andina della Bolivia a oltre 6.000 metri di altitudine, ha attirato l’attenzione degli scienziati per anni. Nonostante non erutti da oltre 250.000 anni, emetteva segnali di attività sotterranea inquietanti: deformazioni del terreno, frequenti terremoti e nubi di anidride carbonica.

Tutti questi indizi facevano temere un possibile risveglio. Per questo motivo, era stato soprannominato il “vulcano zombie“.

Cosa succedeva sotto Uturuncu?

A partire dagli anni ’90, i satelliti e le stazioni GPS hanno mostrato che il terreno intorno a Uturuncu si stava sollevando al centro e abbassando ai bordi, secondo uno schema noto come “a sombrero”.

Questa insolita deformazione ha spinto i vulcanologi a sospettare la presenza di un corpo magmatico in risalita, alimentando la paura di una futura eruzione esplosiva.

In effetti, Uturuncu si trova sopra un’enorme riserva di magma sotterranea: l’Altiplano-Puna Magma Body (APMB), che si estende tra Bolivia, Cile e Argentina.

Lo studio che ha risolto il mistero

Secondo un nuovo studio pubblicato il 28 aprile sulla rivista PNAS, i segnali non sono dovuti alla risalita del magma, ma a un flusso di gas e fluidi caldi.

Analizzando oltre 1.700 terremoti e la geologia locale, i ricercatori hanno scoperto che:

  • I gas e i fluidi salgono attraverso un canale verticale simile a un camino.
  • Gas come CO₂ e vapore restano intrappolati sotto la superficie.
  • Acqua salata si diffonde lateralmente lungo le fratture, causando deformazioni e terremoti.

In sintesi: Uturuncu è attivo, ma non pericoloso.

Cosa significa per la scienza e la sicurezza?

“Questo spiega perché il vulcano zombie sembra vivo, ma non sta per eruttare”, affermano gli autori.

Il professor Matthew Pritchard della Cornell University, coautore dello studio, sottolinea che la metodologia usata potrebbe essere applicata a oltre 1.400 vulcani nel mondo, molti dei quali apparentemente dormienti ma con segnali simili a quelli di Uturuncu.

Il “sonno irrequieto” di Uturuncu continua

Il nuovo studio placa i timori: Uturuncu non rappresenta un pericolo imminente. Ma resta un sorvegliato speciale, simbolo di quanto i vulcani “silenziosi” possano raccontare attraverso i loro movimenti interni.

Una lezione utile per monitorare meglio vulcani dormienti in tutto il mondo e prevenire falsi allarmi o sottovalutazioni.

Foto di Jacky Barrit da Pixabay

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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