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Recensione A Juggler’s Tale: una fiaba dalla narrazione e dallo stile unici

A Juggler’s Tale è il nuovo titolo degli sviluppatori tedeschi Kaleidoscube, e pubblicato da MixtVision, un bellissimo platform 2D a scorrimento orizzontale, dai tratti fiabeschi e da una narrazione unica, in grado di coinvolgere ed impressionare anche il pubblico più esigente.

 

Trama

La trama di A Juggler’s Tale è relativamente semplice, rappresentando però un’idea molto originale. Nel corso dell’esperienza impersonerete Abby, una marionetta che un giorno decide di fuggire dal circo, in cui è stata rinchiusa e per il quale è obbligata a esibirsi, intraprendendo un viaggio verso la libertà pieno di pericoli. Il Direttore, una sorta di gestore del circo, non si darà per vinto, assolderà malviventi e farà di tutto per rinchiudere la povera Abby nuovamente in gabbia.

La forte impronta cinematografica, con tratti fabieschi, rappresenta il tratto distintivo del titolo; sin dai primi momenti l’utente viene catapultato in una storia (suddivisa magistralmente in atti) in grado di coinvolgerlo, senza mai annoiare o stancare. Lo stile unico è chiaramente impreziosito dall’idea degli sviluppatori, di ambientare la storia in un piccolo teatro di marionette, e facendola raccontare interamente da un narratore esterno. L’intera storia viene descritta in rime, una lunga poesia che impressiona per l’ottima voce del narratore (solo in lingua inglese, ma sottotitolata in Italiano), ed un ritmo che ricorda davvero le fiabe che ci raccontavano da bambini.

 

Grafica

Graficamente il titolo non presenta un dettaglio particolarmente complesso o elevato, sebbene non siano stati notati handicap o bug particolari. Portando un’esperienza in 2D, ogni singolo oggetto che incrocerete è perfettamente definito, mantenendo fedeltà al taglio cinematografico e fiabesco (molto simile ad uno stile acquerello e con colori tenui) di cui vi parlavamo prima.

Ottima la profondità di campo (motore grafico 3D), con variazioni nelle inquadrature, gli sviluppatori sono stati molto abili a fornire una differente visione delle scene. L’esperienza si articolerà in scenari sempre differenti, partendo dal circo, il personaggio si sposterà in un bosco buio e tetro, abitato da creature pericolose, nel quale dovrà sfruttare la propria torcia per proseguire, passando da un villaggio costellato da nemici, per finire in campi o montagne, in cui splendidi tramonti la fanno da padroni.

Le ambientazioni e la gestione di tutti i dettagli, al netto delle limitazioni tecniche di un titolo simile, hanno creato paesaggi che potrebbero diventare sfondi, senza mai sfigurare.

 

Tipo di gioco

A Juggler’s Tale incarna al proprio interno alcune anime, con richiami a titoli più famosi o comunque già pubblicati. Di base è un platform 2D a scorrimento orizzontale, in alcune meccaniche simile a Limbo (presente sul Game Pass), ma con un’anima particolare. Impersonando una marionetta, l’esperienza sarà sempre “legata” alla mano del narratore, che continuerà a muovere i fili. Per questo motivo, nel momento in cui si cadrà in un ruscello, sarà lo stesso a “risollevarci” fino alla riva, portando con sé alcune piccole difficoltà; non sarà possibile passare al di sotto di alberi, impalcature o simili, in quanto i fili non potranno essere rimossi o piegati. Gli stessi però potranno essere utilizzati a proprio vantaggio, per spostare ad esempio leve, spetterà al giocatore risolvere puzzle molto semplici, per riuscire a proseguire nell’esperienza. Il ritmo resta sempre particolarmente basso, è un’esperienza da vivere più in tranquillità, che con la frenesia che richiedono un Hot Wheels Unleashed o un Aeon Drive.

Gli enigmi raccolti nel gioco non raggiungono mai un livello troppo elevato, non abbiamo nemmeno una progressione degli stessi; l’utente alla ricerca di una sfida impegnativa, in A Juggler’s Tale non troverà pane per i propri denti. I suddetti non sono ridondanti, gli sviluppatori sono riusciti a variare il più possibile, non stancando o annoiando.

 

Nemici e progressione

Per superare i nemici entrano in gioco lievissime meccaniche stealth, la giovane Abby dovrà saper attendere il momento giusto per evitare di entrare nel campo di visuale degli stessi. Niente di più, comunque un altro apprezzato tentativo di variare il più possibile l’esperienza complessiva.

Come nella maggior parte dei platform, manca totalmente una progressione del personaggio, non vengono sbloccate abilità particolari, né si possono acquistare oggetti (sono assenti anche ricompense o “monete”). Le uniche cose che potrà fare Abby riguarderanno lo spostamento o la presa di oggetti, tutti contrassegnati con il colore rosso (e non sempre si vede benissimo). E’ un peccato, se gli sviluppatori avessero deciso di approfondire almeno in parte questa sezione, e spinto alla rigiocabilità. L’attenzione deve essere comunque sempre ai massimi livelli, sono nascosti alcuni piccoli segreti, che potrebbero non essere visti al primo tentativo, o si potrebbe decidere di non intraprendere una determinata strada.

Le meccaniche dei nemici sono veramente basilari, essendo assente qualsiasi tipo di contatto fisico, o di combattimento, i tasti che si utilizzano riguardano proprio solo il salto e lo spostamento degli oggetti; non presentano bug o negatività particolari, sarà solamente necessario sfuggirgli o stargli il più possibile alla larga.

 

A Juggler’s Tale: conclusioni

In conclusione A Juggler’s Tale è un platform 2D che convince, catapultando l’utente in un mondo fiabesco e molto colorato, dallo stile narrativo (abbiamo amato la narrazione in rime) e dallo stile artistico incredibile. L’avventura è di per sé molto semplice, sebbene siano presenti enigmi di basso livello, in modo da far vivere un’ottima esperienza senza troppi pensieri. Le ambientazioni sono eccellenti, ce ne siamo davvero innamorati.

Dall’altro lato della medaglia avremmo apprezzato forse una maggiore caratterizzazione del personaggio, una progressione in termini di difficoltà dei puzzle e delle abilità complessive. Il lato artistico molto curato è stata in alcune occasioni un’arma a doppio taglio, i troppi elementi tolgono chiarezza e distolgono l’attenzione dal percorso da seguire.

Il titolo è oggi disponibile per PS4/PS5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series S/X e PC, ad un prezzo di circa 15 euro. Una cifra che riteniamo più che adeguata per l’esperienza complessivamente offerta.

 

 

Denis Dosi

Appassionato di tecnologia e di scrittura sin dalla tenera età, mi laureo in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2016. Ora lavoro con Focustech riuscendo a combinare le mie due più grandi passioni.

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