Arlo Pro 4 è la più recente versione di una delle serie più amate e richieste di sempre, in vendita ad un prezzo di listino di 249 euro, è caratterizzata da una modifica fondamentale nel pairing, non è più necessario l’hub centrale, la connessione sarà diretta con il WiFi di casa, mantenendo inalterata la qualità costruttiva e di ripresa. Scopriamola però da vicino con la nostra recensione completa.
Esteticamente il prodotto non si discosta troppo dalla versione appena precedente, il design è identico, realizzata interamente in plastica lucida, prevalentemente di colorazione bianca, presenta materiali costruttivi di qualità, che garantiscono un’ottima robustezza generale, offrendo a loro volta la perfetta sensazione di premium al tatto e alla vista.
La batteria è integrata direttamente al suo interno, in modo da dover sganciare la scocca per accedervi, una comodità assoluta nell’idea ad esempio di aver montato la camera a parete. La medesima operazione di ricarica, è ugualmente possibile collegando il cavo magnetico che trovate in confezione, eventualmente senza muoverla dall’alloggiamento preposto. Essendo la Arlo Pro 4 un prodotto pensato per utilizzo esterno, presenta certificazione IP68 per la resistenza agli agenti atmosferici.
Il montaggio non potrebbe essere più semplice, in confezione trova posto una piccola base da montare con la singola vite ad un qualsiasi superficie, per poi agganciare magneticamente la camera nella migliore posizione possibile. L’inquadratura è fissa, di conseguenza è importante scegliere la visuale desiderata, in caso contrario andrà modificata manualmente. Le dimensioni sono relativamente contenute, raggiungono 89 x 52 x 78,4 millimetri, con un peso che si aggira attorno ai 316 grammi.
Una volta montata, sulla superficie non sono posizionati pulsanti o connettori particolari, se non i magnetici inferiori per la ricarica, incrociamo la grande novità, ovvero la possibilità di collegare la Arlo Pro 4 direttamente alla connessione WiFi di casa, senza dover dipendere dall’hub Arlo, come i modelli precedenti. Tale modifica è fondamentale per l’utente che non dispone di altri prodotti del brand, riuscendo a limitare la spesa da sostenere (se invece ne siete già in possesso, la potete abbinare senza problemi). La compatibilità, sfortunatamente, è limitata al solo WiFi a 2.4GHz, ricordatelo.
Il sensore d’immagine da 4 megapixel, permette di registrare video al massimo in 4K, con supporto HDR, un campo visivo di 160 gradi in diagonale, ed uno zoom digitale di 12X. La resa video è indubbiamente eccellente, una delle migliori della fascia alta del settore, in termini di dettaglio e nitidezza, sono facilmente riconoscibili i volti anche ad una distanza di 10 metri, con forte luminosità. Le riprese al buio sono qualitativamente migliorate dalla presenza del faretto (posizionato sotto al sensore), utile per illuminare la scena e riprendere a colori anche con poca luce (sono comunque presenti i sensori infrarossi, nel caso non lo si volesse utilizzare, per un’ottima visione notturna). Molto buono l’angolo del campo visivo, una soluzione che lima l’impossibilità di ruotare l’inquadratura via software.
Non mancano le classiche funzioni che ci aspettiamo da prodotti di questo tipo, è presente il microfono a due vie (di buona qualità), con altoparlante integrato. La batteria, non essendo una camera wired o PoE, garantisce una autonomia assolutamente invidiabile; chiaramente la sua durata dipende direttamente dall’utilizzo, tante attivazioni e riconoscimenti, portano ad un consumo più rapido, ma generalmente possiamo dire che si dovrà ricorrere alla presa a muro ogni 6 mesi.
L’applicazione mobile da utilizzare per gestire la Arlo Pro 4 è sempre la solita, e forse necessiterebbe di una svecchiata, sopratutto nell’interfaccia. Compatibile con Android e iOS, oltre che gratuita, raccoglie tutte le funzioni in menù ben organizzati e facilmente intuibili.
Nella pagina iniziale è possibile gestire le registrazioni, ciò è possibile solamente con il piano Secure (parte da 2,99 euro al mese per singola camera), una soluzione fondamentale in quanto non è possibile integrare una microSD, ed in questo modo si registra sul cloud per 30 giorni, con altre funzioni aggiuntive esclusive. Navigando all’interno delle impostazioni, notiamo la possibilità di selezionare la sensibilità nella rilevazione della anomalie (con le fondamentali zone di attività), non abbiamo mai riscontrato falsi positivi, il suo funzionamento è pressoché perfetto, a cui si aggiunge la possibilità di effettuare zoom digitale automatico sui soggetti in movimento. Le notifiche vengono ricevute correttamente, con tanto di foto, e sono decisamente rapide nell’invio, quasi istantanee.
La camera può essere attivata/disattiva in automatico dal sistema, sfruttando la programmazione temporale, oppure il geofencing, il quale dipenderà dal vostro posizionamento in tempo reale (quando vi allontanate da casa si attiva, ad esempio). Infine, sarà possibile scegliere l’ampiezza del campo visivo (160, 125 o 110 gradi), la qualità di registrazione, ed il risparmio energetico.
L’ultima importante funzione riguarda la presenza della sirena integrata, utilissima in determinate occasioni, può essere attivata manualmente quando viene ricevuta la notifica (più rapidamente con il piano Secure), oppure in automatico al raggiungimento di una condizione specifica. Il volume è decisamente elevato, una tonalità acuta che si farà sentire anche a grande distanza.
Arlo Pro 4 è la camera da esterno che stavamo aspettando, mantiene tutte le grandissime qualità a cui Arlo ci ha abituati nel passato, in termini di dettaglio, nitidezza e ripresa generale, oltre che con le tantissime funzioni a cui è possibile accedere, integrando sirena/faretto, ma sopratutto aggiungendo la possibilità di collegarla direttamente al WiFi di casa. L’abbonamento, se investite queste cifre per il suo acquisto, è a dir poco fondamentale, sarà possibile davvero sfruttarla sino in fondo.
L’unico aspetto negativo è proprio il prezzo di vendita, il listino di 249 euro è molto elevato (anche se su Amazon si trova spesso in offerta).
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