Recensione DJI Mavic 3T – il drone con la termocamera

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DJI Mavic 3T, è uno dei due membri della Serie Enterprise di DJI (l’altro è il Mavic 3E), pensato prevalentemente per un utilizzo professionale, è caratterizzato dalla presenza di una termocamera ad affiancare il sensore ottico principale. Scopriamolo da vicino nella nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Esteticamente il prodotto non cambia rispetto a quanto siamo solitamente abituati a vedere, è indubbiamente caratterizzato da materiali di qualità superiore rispetto ai droni tradizionali, con colorazione grigio scuro, e plastiche più resistenti (meno scricchiolii) ed affidabili.

Dimensionalmente è un prodotto molto grande, raggiunge 221 x 96,3 x 90,3 millimetri quando è chiuso, per salire verso 347,5 x 283 x 107,7 millimetri, ed un peso di 920 grammi una volta aperto. Le eliche hanno dimensioni standard, sono molto buone, flessibili ma comunque di ottima qualità. Sulla superficie troviamo tutta la disposizione di sensori, nessun pulsante fisico, se non sulla batteria, completamente removibile nella parte posteriore.

Il prodotto presenta una memoria interna da 32GB, su cui è possibile salvare filmati ed immagini, ma nella parte posteriore è presente lo slot per la microSD, fino a 512GB, ed anche la porta USB-C per la ricarica. I bracci presentano un movimento fluido ed affidabile, senza difficoltà di alcun tipo, nelle operazioni di apertura e chiusura.

 

Hardware e Specifiche

Le performance di questo DJI Mavic 3T sono veramente estreme, è reattivo e pronto a scattare in ogni condizione meteorologica, con una resistenza massimo al vento fino a 12 m/s, e velocità che raggiungono i 21 m/s in avanti, 20 m/s in laterale e 8 m/s in salita/discesa, se considerata comunque la modalità Sport. La velocità angolare, di 200 gradi al secondo, completa la descrizione tecnica di un drone ai limiti della perfezione.

Lo stabilizzatore a 3 assi, con inclinazione, rollio e panorama, gode di un raggio meccanico da -135 a 45 gradi in inclinazione, da -45 a 45 gradi in rollio e da –27 a 27 gradi in rotazione orizzontale. Le riprese, anche con zoom digitale spinto al massimo, sono eccezionalmente stabili, dimostrando ancora una volta l’estrema qualità del lavoro svolto da DJI.

I sensori ovviamente non mancano, è presente un sistema di visione binoculare omnidirezionale, integrato dalla presenza di sensori ad infrarossi nella parte inferiore del prodotto. Il funzionamento è allineato con tutti gli altri dispositivi della serie Mavic, con prestazioni più che ottime nel rilevamento di ogni tipologia di ostacolo.

Nella parte anteriore troviamo due sensori fotografici: un principale da 48 megapixel effettivi, un CMOS da 1/2″ con angolo di visione di 84 gradi, apertura F2.8 e messa a fuoco da 1 metro, ma anche un teleobiettivo CMOS da 1/2″ da 12 megapixel. L’angolo di visione è estremamente ridotto, soli 12 gradi con apertura F4.4, permettendo però di partire da uno zoom ottico 8X, fino ad uno zoom ibrido 56X. A completare il setup del DJI Mavic 3T troviamo il plus, ovvero la termocamera, un microbolometro VOx non raffreddato, con DFOV di 61 gradi, formato equivalente di 40 millimetri, apertura F1.0 e messa a fuoco da 5 metri.

La batteria è un componente da 5000mAh, con peso di 335,5 grammi, la velocità di ricarica non è troppo elevata, sono necessarie ore prima di poter effettivamente godere di una carica completa, ma al contrario l’autonomia è elevatissima, potrete volare 30/40 minuti (dipendentemente dalla modalità e dalle condizioni del vento), senza alcuna difficoltà.

 

Qualità Foto/Video e Termocamera

Il DJI Mavic 3T è dotato di una versatilità e unicità davvero invidiabili, dimostrando di essere il drone perfetto per ogni situazione. Gli scatti raggiungono al massimo i 48MP, 8000 x 6000 pixel e otturatore da 8 secondi fino a 1/8000 di secondo (ISO tra 100 e 25600), risultando essere eccellenti in ogni condizione di luce, anche controluce le immagini sono ben definite, non troppo bruciate in corrispondenza della sorgente luminosa, con un dettaglio assolutamente invidiabile. La nitidezza è estrema, se proprio in automatico i colori sono leggermente spenti, li avremmo preferiti più accesi, ma nel complesso è uno dei migliori droni in commercio.

Lo zoom ibrido 56X rappresenta un altro aspetto importante che può tornare utilissimo in fase di ricerca da parte dei soccorritori, la qualità è ottima fino a 28X, per poi sgranare molto l’immagine al 56X, ma come potete vedere dagli scatti, la definizione è assolutamente di livello estremo. Gli ISO oscillano tra 100 e 25600, il tempo di scatto tra 1 e 1/8000 di secondo, con immagini da 4000 x 3000 pixel a 12MP.

video vengono girati al massimo in 4K 30fps 130 Mb/s, forse è l’unico limite del dispositivo, non fraintendetemi, la qualità è anche in questo caso elevatissima, è possibile scorgere ogni minimo dettaglio in ogni condizione, sfruttando tutto il teleobiettivo. Tuttavia, forse una maggiore fluidità avrebbe favorito la fruizione generale del drone in sé.

La termocamera è uno strumento professionale, permette di registrare a 640 x 512 pixel 30fps con bitrate a 6MBps; è possibile anche scattare istantanee a 640 x 512 pixel, sfruttando uno zoom digitale fino a 28x. Quest’ultimo è fortemente limitato, data la bassa risoluzione delle immagini, il minimo zoom tende a sgranare troppo la scena, rendendola quasi illeggibile. Per il resto è una funzione unica, facile da utilizzare e abbastanza immediata, che potrà salvare molte vite.

 

Radiocomando e Altoparlante

L’altra differenza fondamentale rispetto alla versione standard della serie Mavic è la presenza del radiocomando DJI RC Pro Enterprise, una variante di dimensioni maggiorate con il reintegro delle antenne fisiche esterne ed un display più performante.

Quest’ultimo è ben da 5,5 pollici di diagonale, con risoluzione 1920 x 1080 pixel a 60fps, e luminosità massima di 1000 nit (perfetta per l’utilizzo sotto la luce solare diretta), oltre che essere completamente touchscreen (multitouch fino a 10 punti). Risoluzione elevata e buona luminosità, permette di godere appieno dell’esperienza, e di avere sempre sotto ampio controllo il drone.

La disposizione della pulsantistica è pressoché immutata, nella parte inferiore troviamo il solito sportellino con lo slot per la microSD e la porta mini-HDMI. Dovete sapere che è presente una memoria interna di 64GB, ed ha dimensioni di 183,27 x 137,41 x 47,6 millimetri (con antenne ripiegate) ed un peso di 680 grammi circa.

L’ergonomia è molto buona, il peso alla lunga non risulta essere eccessivo, grazie anche ad una batteria interna non removibile, da 5000mAh, che permette di utilizzare il radiocomando per circa 3 ore consecutive (il tempo di ricarica si aggira su 1 ora e 30 minuti).

Il sistema di trasmissione, DJI O3 Enterprise, ha una buona portata, fino a circa 4km in condizioni standard (aree suburbane), e 8km in condizioni ottimali. La trasmissione è sempre stata stabile e senza difetti da segnalare.

Nell’ottica di utilizzare il prodotto per i soccorsi, in confezione viene fornito anche un altoparlante da 114,1 x 82 x 54,7 millimetri, da montare direttamente sopra il drone, con peso di 85 grammi. La connessione avviene tramite la porta USB-C, ha una potenza di 3 watt, per una trasmissione fino a 100 metri 70dB, e 110dB a 1 metro.

 

DJI Mavic 3T: conclusioni

In conclusione DJI Mavic 3T è il drone perfetto, dotato di tutte le specifiche tecniche di fascia alta, impreziosito dalla presenza di due eccellenti sensori fotografici nella parte anteriore, ed anche una termocamera che, accoppiata con l’altoparlante, siamo sicuri potrà salvare decine e decine di vite. Immaginando l’utilizzo per il quale è stato effettivamente creato, DJI Mavic 3T è assolutamente ideale.

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