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Recensione DJI Neo: il selfie-drone che pesa solo 135 grammi

DJI torna a far parlare di sé con DJI Neo, un selfie-drone, in vendita a soli 199 euro, che punta a ridefinire completamente il concetto di drone, incrementando di molto l’usabilità di prodotti dello stesso tipo, in favore di tutti gli utenti che sono alla ricerca di una soluzione economica, ma ugualmente qualitativa. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Con la classica colorazione grigia, che contraddistingue chiaramente tutti i prodotti dell’azienda cinese, DJI Neo perde molto in termini di robustezza, proprio perché è stato chiaro l’intento di alleggerirlo il più possibile, con la conseguente necessità di diminuire la pesantezza dei materiali; nulla toglie che difficilmente sentirete scricchiolii di alcun tipo in fase di utilizzo. Prendendolo in mano vi sembrerà davvero di toccare una vera e propria piuma, con i suoi 135 grammi, e dimensioni estremamente ridotte: 130 x 157 x 48,5 millimetri.

A differenza dei droni classici, il dispositivo viene dotato di paraeliche, in quanto l’idea di DJI è di farlo decollare ed atterrare direttamente sul palmo della mano, è un quadricottero, dotato quindi di quattro eliche differenti, con nella parte inferiore i sensori che misurano l’altezza da terra, a fianco dell’alloggiamento della batteria. Il sistema di controllo si affida direttamente alla parte superiore, dove trovano posto il tasto di accensione/spegnimento ed il pulsante per la variazione della modalità di utilizzo. Dovete infatti sapere che il drone può essere tranquillamente utilizzato senza radiocomando (anche se è acquistabile a parte, e nulla vi vieta di sfruttarlo come se fosse un drone tradizionale).

 

Hardware e Specifiche

Nella parte anteriore è inserito un sensore d’immagine da 1/2″, con un angolo di ripresa di 117,6 gradi, ed un formato equivalente di 14 millimetri, il che porta ad avere una apertura F2.8, nonché comunque una messa a fuoco che va da un minimo di 60 centimetri, fino all’infinito. Il prodotto può raggiungere una velocità ascensionale massima di 3 metri al secondo in modalità sport, e di discesa di 2 m/s (sempre in Sport), con velocità orizzontale (in assenza di vento) di 16 m/s. La massima altitudine di decollo è di 2000 metri, con resistenza al vento di livello di 8 m/s.

All’interno del prodotto possiamo trovare una memoria di 22GB, sulla quale salvare direttamente i contenuti, essendo assente un qualsivoglia slot per la microSD, quindi non può essere incrementata con l’ausilio di dispositivi esterni. La batteria, come potete facilmente immaginare, è completamente removibile e da 1435 mAh (ha un peso di circa 45 grammi), la sua autonomia la possiamo definire complessivamente nella media, considerando comunque le dimensioni ed il peso del device; in parole povere si raggiunge un massimo di 15 minuti (dipendentemente che abbiate montato i paraeliche).

 

Foto e Video

Le immagini vengono scattate al massimo in 4000 x 3000 pixel, con ISO che oscillano tra un minimo di 100 ed un massimo di 6400, mentre l’otturatore riesce a scattare istantanee con tempi di scatto tra 1/80001/10 di secondo. Le modalità che gli utenti possono scegliere sono scatto singolo o scatto a tempo, con formato in output JPEG.

Per quanto riguarda i video, la massima qualità di registrazione è il 4K 30fps, per avere i 60fps è necessario in FullHD, gli ISO non cambiano, mentre l’otturatore raggiunge al massimo 1/30 di secondo, il formato è l’MP4 con bit-rate massimo di 75 MB/s. Lo stabilizzatore è meccanico ad asse singolo, su inclinazione, con raggio meccanico (-)120° o inclinazione da -90° a 60 gradi, con massima velocità di controllo in inclinazione di 100°/s.

In termini pratici la stabilizzazione è ottima, come sempre DJI ci ha abituato nel corso degli anni, con immagini dettagliate e nitide, soprattutto in condizioni favorevoli con tanta illuminazione. I colori sono ben bilanciati, e possiamo notare un buon rispetto della gamma cromatica. Il discorso cambia leggermente nel momento in cui la luce va a diminuire, a causa più che altro delle limitazioni tecniche del sensore, il quale risulta essere troppo piccolo per riuscire a catturare più luce dello stretto necessario.

 

Controllo e modalità d’uso

Come vi abbiamo accennato, sono presenti svariate modalità di volo automatiche, selezionabili premendo il selettore nella parte superiore, scegliendo tra Dronie, Cerchio, Ascesa, Spotlight, Spirale o Boomerang, tutte le modalità vengono “annunciate” dal drone, data la presenza dello speaker all’interno dello stesso. Oltre a queste, le classiche già viste sugli altri prodotti del brand, troviamo anche Follow (disponibile anche ripresa laterale), il cui funzionamento permette al drone di seguire pedissequamente l’utilizzatore riprendendolo alle spalle, e Direction Track, la ripresa viene effettuata frontalmente, con il drone che arretra in autonomia.

La ripresa viene accompagnata dall’audio, catturato direttamente dallo smartphone, con rimozione del rumore delle eliche, che potrebbero disturbare in sottofondo. Se tutto questo non vi dovesse bastare, è possibile utilizzare uno dei tantissimi radiocomandi DJI, per controllare manualmente il drone, oppure affidarvi a DJI Fly, per trasformare il vostro stesso smartphone in un controller per il drone (così eventualmente da non dover essere obbligati a trasportare ogni volta anche il radiocomando).

 

DJI Neo – conclusioni

In conclusione DJI Neo è un prodotto completamente nuovo, inedito ed innovativo, che riesce a posizionarsi perfettamente in un segmento di mercato completamente differente, riuscendo così a soddisfare perfettamente le aspettative degli utenti che vogliono un drone per registrarsi, ma che allo stesso tempo sia economico e polivalente. I punti di forza sono proprio le modalità che gli permettono di volare in modo completamente autonomo, e la sua semplicità di utilizzo.

Lati negativi? forse il comparto fotografico, la ripresa e le immagini sono sufficienti, in linea con il prezzo di vendita, ma non al livello degli altri ottimi droni di DJI.

 

Denis Dosi

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