Recensione DJI Avata 2 – il drone FPV di nuova generazione

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DJI, dopo il successo riscontrato ed ottenuto con DJI Avata, ha deciso di aggiornare la propria versione del drone FPV, lanciando sul mercato DJI Avata 2, al prezzo di partenza di 999 euro, nella sua versione Fly More Combo (con Motion controller e DJI Goggles 3), ma con batteria singola. Vediamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

In netto contrasto con i più classici droni di casa DJI, il modello recensito non dispone di bracci richiudibili e ripiegabili su sé stessi. Ha dimensioni molto più ridotte, raggiungendo 185 x 212 x 64 millimetri, con un peso di 367 grammi, e materiali più plastici, atti a garantirgli una maggiore reattività in fase di utilizzo. Lo possiamo definire un quadricottero con paraeliche incluse, sulla cui superficie si trova l’alloggiamento per la batteria, posizionato nella parte posteriore, ed un piccolo sportellino all’interno del quale si trova la porta USB-C, per il collegamento alla presa a muro, nonchè lo slot microSD per la memoria (essendo assente una memoria esterna).

Il design ricorda chiaramente il suo predecessore, qui la nostra recensione completa, ora reso molto più aerodinamico, dato infatti lo spessore ridotto nella parte superiore, che gli conferisce un aspetto molto più slanciato ed offre la sensazione di poter raggiungere un migliore assetto anche in aree particolarmente ventose.

 

Specifiche tecniche

DJI Avata 2 nasce come drone FPV, e come tale permette di raggiungere una velocità verticale di 9 m/s in modalità sport, ed orizzontale di 19 m/s (ma solo in modalità manuale), altrimenti scende a 16 m/s in modalità sport. Nella parte anteriore si trova un sensore da 12 megapixel, da 1/1,3 pollici, con angolo di visuale di 155 gradi e formato equivalente di 12 millimetri, che presenta una apertura F2.8, con messa a fuoco da 60 centimetri all’infinito. La scelta di un FOV così ampio è sicuramente vincente, permette di catturare molta più scena, senza intaccare la qualità dell’immagine, che può essere registrata al massimo in 4K 60fps, oppure in 2.7K 120fps.

La velocità dell’otturatore oscilla tra 1/8000 1/50 di secondo, con dimensione massima dell’immagine di 4000 x 3000 pixel (4:3), in formato JPEG, i video vengono registrati in MP4 a 130Mbps, con modalità colore Standard D-Log M 10 bit (oltre al supporto della fotocamera in varie modalità, tra normale, grandangolare e ultragrandangolare). Lo stabilizzatore meccanico si appoggia al Rocksteady 3.0+ e HorizonSteady, che tanto abbiamo apprezzato sugli altri droni di DJI, che ugualmente può essere facilmente disattivato dall’utente in fase di utilizzo. La massima velocità di inclinazione è di 100 gradi al secondo, con un raggio controllabile tra -85 a 89 gradi.

Ciò che manca, come su tutti gli FPV, sono i sensori laterali (da qui i pareliche), abbiamo rilevamento visivo solo verso il basso, con ToF fino a 10 metri (FOV di 78 gradi in orizzontale e verticale), e posteriore (intervallo tra 0,5 e 20 metri, FOV di 78 gradi bidirezionale). Manca, come avete potuto notare, una memoria interna.

 

Foto/video e batteria

DJI Avata 2 riesce, come tutti gli altri modelli di casa DJI, a realizzare foto e video di altissima qualità nella maggior parte delle situazioni meteorologiche, infatti sia con la luce che con il buio abbiamo ampiamente apprezzato le riprese di ogni tipo. I dettagli sono precisi, i colori sono brillanti e la nitidezza della ripresa riesce addirittura a superare anche i risultati che si possono raggiungere con fotocamere di fascia alta. D’altro canto abbiamo osservato una piccola difficoltà nella resistenza al vento, testandolo in una giornata ventosa, ci siamo effettivamente accorti di non essere particolarmente in grado di resistere a sollecitazioni troppo elevate.

Un altro aspetto da tenere bene in considerazione è la batteria, e la sua durata, infatti il componente da 2150mAh, con un peso di circa 145 grammi, permette circa 23 minuti di utilizzo, ad essere molto abbondanti, infatti difficilmente andrete sopra i 20 minuti. Molto interessante è comunque la ricarica rapida (finalmente) a 60W, con il 100% della carica in soli 45 minuti (ma solo con stazione di ricarica), in caso contrario con il collegamento del drone, la stessa operazione richiederà 88 minuti.

 

DJI Goggles 3 e RC Motion 3

DJI Goggles 3 rappresenta un incredibile passo in avanti nel mondo FPV, un visore per un volo ancora più immersivo, dotato di lenti correttive -2.0D ed un cavo USB-C per la ricarica. All’interno si trova uno schermo micro-OLED con risoluzione a 1080p, che permette di raggiungere una frequenza di aggiornamento fino a 100Hz, capace comunque di garantire una autonomia di utilizzo fino a 3 ore. Qualitativamente indiscutibile, è molto comodo da indossare anche per lunghi periodi, è possibile memorizzare ciò che si vede su microSD, controllare tutte le impostazioni del drone tramite il pad integrato, ed oltretutto, grazie alle camere anteriori, con un semplice tocco è possibile vedere ciò che ci circonda (senza dover rimuovere il visore). La trasmissione video si affida all’O4, già visto in precedenza, con tutti i suoi pregi e difetti.

DJI RC Motion 3 è invece il controller di nuova generazione, un semplice joystick che offre la massima libertà di azione di controllo, con cursore in RA per la navigazione direttamente nel menù dello schermo del visore. Ora più leggero e piccolo, gode di un design aerodinamico che offre una presa molto più comoda, senza andare ad intaccare il posizionamento dei pulsanti stessi. Nella nostra prova, abbiamo forse ritenuto scomodo il pulsante per lo scatto, posto sul manico, richiede pratica sia nell’utilizzo che nel raggiungimento dello stesso, ma la manovrabilità che offre in cambio per il drone, è assolutamente impagabile.

 

DJI Avata 2 – conclusioni

In conclusione DJI Avata 2 è il drone FPV definitivo, o meglio il modello che apre le porte dell’FPV a tutti gli utenti, senza scendere in un prodotto eccessivamente tecnico e difficile da utilizzare, affidandosi all’acclamata qualità di registrazione e complessiva dei materiali, che solo l’azienda cinese è attualmente in grado di offrire. Il prezzo di partenza di 999 euro, con inclusi Goggles 3 RC Motion 3, è più che bilanciato per l’esperienza generalmente offerta.

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